MODA & MODI
Pancia scoperta nel tailleur del potere
Pancia scoperta nel tailleur del potere
Che cosa mai si poteva inventare per scardinare il "power dress", l'abito del potere femminile? Per mettere mano al tailleur, simbolo intramontabile dell'uniforme da ufficio, dell'autorevolezza e dell'efficienza, territorio interdetto alla fantasia, agli sghiribizzi dei creativi? Marc Jacobs, sulla passerella newyorkese di qualche giorno fa, dov'è sfilata la collezione per la prossima primavera, ha preso in mano le forbici e ce l'ha dimostrato: zac!, via un pezzo di gonna e imprevedibilmente la vita scende, lasciando esposte, in tutta la loro puntuta evidenza, le ossa dei fianchi. La silhouette si allunga un po' alla Olivia di Braccio di ferro, come davanti agli specchi "simpatici" dei parchi divertimento, dov'è difficile capire dov'è finito il proprio ombelico.
L'effetto sorpresa è assicurato. Immaginate di sfilarvi lo spolverino - perché se ditailleur parliamo, siamo nell'aria fresca e umidiccia di marzo o aprile - e accomodarvi al vostro tavolo con una generosa porzione di ventre in bella vista, quella regione a rischio, oggetto di bombardamenti specifici nelle palestre, che si vorrebbe tesa, levigata, uniforme, priva di crateri e avvallamenti.
«Per la prima volta da Marc Jacobs uno stilista ha premuto sul pulsante del sesso in modo convincente», ha sentenziato l'autorevole Cathy Horyn del New York Times, evidentemente convinta che far ammirare le pelvi da sotto peraltro deliziosi completini color caffelatte o bianchi e blu, sia il modo migliore per dare uno scossone al più convenzionale dei capi, sempre bistrattato (pensiamo a quelli di Melanie Griffith in "Una donna in carriera") come involucro dell'arrivismo al femminile.
Per indossarlo, però, questo nuovo tailleur "perverso", è impossibile permettersi anche un solo filo di rilassatezza, non con i sottoposti, ma coi propri addominali. Si richiede la "V line", quelle due rette perfette, quel compasso rovesciato dall'ombelico al pube che sono prerogativa naturale di bellissime come Gisele Bündchen e Cameron Diaz, e che oggi fanno tendenza nelle palestre. E anche il lato B, vuole la sua parte, non tanto con natiche rotonde, quanto con una zona lombare tonica e pronta a respingere pugnalate alle spalle, non dei colleghi ma degli spifferi.
Sotto, dunque, con palle, tappeti, spalliere, in ogni minuto libero della giornata. L'ha detto lo stesso Jacobs, sintetizzando il suo show: molto brutale, molto diretto, niente romanticismo o emozioni, solo potere, forza e semplicità. Bontà sua, le spalle imbottite ce le ha risparmiate.
L'effetto sorpresa è assicurato. Immaginate di sfilarvi lo spolverino - perché se ditailleur parliamo, siamo nell'aria fresca e umidiccia di marzo o aprile - e accomodarvi al vostro tavolo con una generosa porzione di ventre in bella vista, quella regione a rischio, oggetto di bombardamenti specifici nelle palestre, che si vorrebbe tesa, levigata, uniforme, priva di crateri e avvallamenti.
«Per la prima volta da Marc Jacobs uno stilista ha premuto sul pulsante del sesso in modo convincente», ha sentenziato l'autorevole Cathy Horyn del New York Times, evidentemente convinta che far ammirare le pelvi da sotto peraltro deliziosi completini color caffelatte o bianchi e blu, sia il modo migliore per dare uno scossone al più convenzionale dei capi, sempre bistrattato (pensiamo a quelli di Melanie Griffith in "Una donna in carriera") come involucro dell'arrivismo al femminile.
Per indossarlo, però, questo nuovo tailleur "perverso", è impossibile permettersi anche un solo filo di rilassatezza, non con i sottoposti, ma coi propri addominali. Si richiede la "V line", quelle due rette perfette, quel compasso rovesciato dall'ombelico al pube che sono prerogativa naturale di bellissime come Gisele Bündchen e Cameron Diaz, e che oggi fanno tendenza nelle palestre. E anche il lato B, vuole la sua parte, non tanto con natiche rotonde, quanto con una zona lombare tonica e pronta a respingere pugnalate alle spalle, non dei colleghi ma degli spifferi.
Sotto, dunque, con palle, tappeti, spalliere, in ogni minuto libero della giornata. L'ha detto lo stesso Jacobs, sintetizzando il suo show: molto brutale, molto diretto, niente romanticismo o emozioni, solo potere, forza e semplicità. Bontà sua, le spalle imbottite ce le ha risparmiate.
twitter@boria_a
Uno dei tailleur di Marc Jacobs per la primavera-estate 2013 |
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