MODA & MODI: la chioma turchina
Bellissimi quelli della Maria Antonietta fashion-addicted nel film di Sofia Coppola. Capelli rosa glassa, una testa come una gigantesca cupcake, una voluta di zucchero filato, spudoratamente artificiale. O lavanda, corallo, verde pisello come le chiome delle sirene che baciano lo spaesato Robin Williams in "Hook", filamenti dalle sfumature delle alghe o delle creature marine. Dal cinema ai palcoscenici il salto è stato breve, ed ecco Lady Gaga con il cranio trasformato in una big bubble fucsia. O Katy Perry che la tavolozza del crine pazzo se l'è passata da cima a fondo, e perfino strapazzando la sua di capigliatura, dall'azzurro Puffo, al cenere, al rosso bambola Furga, per sconfinare in quel rosa intirizzito che di solito assume la biancheria dopo la varechina. In mezzo, tra Maria Antonietta e le performer di oggi, c'è stata una lunga stagione di ragazze protestatarie, con le loro pennellate color chewing-gum sulle teste rasoiate.
Adesso che anche Katy si è riconvertita al biondo umano, forse prima della soluzione finale, e che per la collega Pink i capelli dell'omonimo colore restano un confuso ricordo degli inizi di carriera, ecco che il pastello invade il Vecchio Continente. In passerella è stato tutto un fiorire di tinte improbabili, anice, zucca, cobalto, geranio, fata turchina, rosso e blu come la Cortellesi dell'acqua Rocchetta. Anche quelle sfumature azzurrognole che qualche anno fa adottavano le signore in età impaurite sia dal loro bianco che dalla tinta della parrucchiera (la Meryl Streep de "Il diavolo veste Prada", con il power ghiaccio chic, e anche Christine Lagarde, erano di là da venire...) si sono trovate improvvisamente alla ribalta, rivalutate nell'estate dei crazy hair.
Se è vero che con i capelli diciamo tanto di noi, che cosa mai vorremo comunicare sfinendoli con una decolorazione selvaggia, prima di immergerli in una tintura rosa che per settimane lascia graziose tracce su cuscini, magliette, colli e che ad ogni sciacquo si perde nello scarico della doccia? Trasgressione e voglia di osare o piuttosto incertezza, insicurezza, smarrimento, confusione? Nel dubbio, è meglio infilare la testa in una parrucca da Barbie (ce n'è di graziosissime e persino "naturalissime") o farsi una, e una sola, extension elettrizzante. Perchè i capelli blu, quelli che rimangono attaccati, danno alla testa.
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Adesso che anche Katy si è riconvertita al biondo umano, forse prima della soluzione finale, e che per la collega Pink i capelli dell'omonimo colore restano un confuso ricordo degli inizi di carriera, ecco che il pastello invade il Vecchio Continente. In passerella è stato tutto un fiorire di tinte improbabili, anice, zucca, cobalto, geranio, fata turchina, rosso e blu come la Cortellesi dell'acqua Rocchetta. Anche quelle sfumature azzurrognole che qualche anno fa adottavano le signore in età impaurite sia dal loro bianco che dalla tinta della parrucchiera (la Meryl Streep de "Il diavolo veste Prada", con il power ghiaccio chic, e anche Christine Lagarde, erano di là da venire...) si sono trovate improvvisamente alla ribalta, rivalutate nell'estate dei crazy hair.
Se è vero che con i capelli diciamo tanto di noi, che cosa mai vorremo comunicare sfinendoli con una decolorazione selvaggia, prima di immergerli in una tintura rosa che per settimane lascia graziose tracce su cuscini, magliette, colli e che ad ogni sciacquo si perde nello scarico della doccia? Trasgressione e voglia di osare o piuttosto incertezza, insicurezza, smarrimento, confusione? Nel dubbio, è meglio infilare la testa in una parrucca da Barbie (ce n'è di graziosissime e persino "naturalissime") o farsi una, e una sola, extension elettrizzante. Perchè i capelli blu, quelli che rimangono attaccati, danno alla testa.
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La popstar Katy Perry, fata turchina |
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