MODA & MODI: all'uomo saltano freni e bottoni
Dopo il vestitino-polo in maglia rosa alla Parigi Fashion Week, Marc Jacobs si è presentato al gala del Metropolitan di New York, tappeto rosso tra i più microscopizzati del mondo, in pizzo trasparente e boxer bianchi a vista, "riciclando" le scarpe Lugi XVI, che evidentemente gli piacciono e lo rassicurano sulla congruità dell'outfit. Tramortiti da tanto coraggio, i blogger, i fashion-watchers, gli esperti di tendenze (e tendenza) di mezzo mondo hanno messo a dura prova i loro neuroni per spremere qualche aggettivo acconcio all'evento: Marc istrionico, trasgressivo, ironico, sfrontato, anticipatore, divertente, scanzonato, surreale. Acrobazie lessicali che avrebbero meritato ben altro obiettivo: perchè non dire semplicemente che era obbrobrioso? E che tra i tanti vestiti assurdi della serata, questo li batteva tutti? Non tanto per la volgarità dell'insieme, quanto perchè, nanetto e picchiettato di tatuaggi, Marc in quello spolverino "vedo oltre", stava davvero male. Incerto tra il fare e il sembrare un travestito.
Al di là dei capricci delle star, resta un interrogativo, che possiamo applicare anche a esempi molto più terreni e vicini a noi: perchè gli uomini familiarizzano sempre più con l'idea di scoprirsi? Con la t-shirt di velo, la canottiera del coatto, i calzoncini da centometrista portati in città, i pinocchietti a metà polpaccio, i piedi nudi nel sandalo francescano o ipocritamente oscurati dai "fantasmini" , usciti dal letargo coi primi caldi e che meriterebbero rastrellamenti a tappeto? L'estate incipiente comincia già ad allentare i freni inibitori e a risvegliare una irrefrenabile voglia di manifestarsi anche in grigioni che d'inverno sprofondano sotto il peso di maglietta della salute-camicia-gilet-cravatta-
@boria_a
Marc Jacobs al gala del Met |
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