MODA & MODI
Maison Dressage a Trieste, è passione fetish
Maison Dressage a Trieste, è passione fetish
Passione "fetish" tra Trieste e San Paolo del Brasile. Collari, polsini, mascherine, reggicalze, "imbragature", baveri, giarrettiere e ancora pochette, buste e orecchini, disegnati a quattro mani al computer, ma a migliaia di chilometri di distanza, e poi realizzati da una parte e dall'altra del mondo con un fitto scambio di schizzi, con un togliere e aggiungere dettagli e rifinire particolari.
Lui, Matteo Dazzo, grafico e designer, fa base in un laboratorio di via dell'Università. Lei, Rossella Mancini, una laurea nel campo della moda al Dams triestino, fa l'insegnante e l'illustratrice in Brasile, dove ha seguito il marito. Uno minimalista e architettonico, l'altra immaginifica e barocca. Insieme hanno dato vita al marchio "Maison Dressage", specializzato in accessori "estremi". Dalla "rigida" disciplina equestre, pescano l'idea dell'innaturalità dell'andatura imposta al cavallo che si trasforma in danza, e giocano a riprodurla in abbinamenti tra consistenze e compattezze molto diverse, tenute insieme dalla tecnica artigianale. Il risultato? Una linea di accessori in pelle, seta e chiffon, lavorati solo a mano e ispirata ai finimenti dei cavalli, che può essere hard oppure spiritosa. Dipende da chi e da come la si porta.
«Tutti i pezzi - racconta Matteo, poco più che trentenne, come la sua partner - sono pensati per essere indossati sopra e sotto. Fin dalla nostra prima collezione, nel 2012, abbiamo fatto riferimento al mondo dell'equitazione. Ci piace l'equilibrio che c'è nel dressage tra forza e potenza, costrizione ed eleganza».
Collare con frange di seta e cintura |
Quando Rossella lascia l'Italia, il progetto non si ferma. Pur a migliaia di chilometri di distanza, condividono lo schermo del computer e disegnano con una telecamera fissa sul manichino e una sullo schizzo. Nasce una collezione molto "feticistica": bracciali che possono diventare manette, harness, ovvero bardature-imbragature da portare sopra le camicie o direttamente sulla pelle, collari e corpetti con frange di seta nera, maschere alla "eyes wide shut".
Mascherina e bracciali-manette |
Accanto ai pezzi eccentrici, infatti, "Maison Dressage" firma borse da signora bon ton più che da dominatrice, che si richiamano alla cifra della griffe solo nelle stecche rubate alla corsetteria: sono originali pochette con l'interno di seta nera da infilare al polso o ricavate in un unico pezzo di pelle, poi ripiegata su se stessa e bloccata da un elastico nero, e bustine per ordinare gli oggetti. Stanno già nascendo borse di più grandi dimensioni - con l'irrinunciabile chiusura "elastica" - e una linea uomo: portafogli, borselli, e - per chi ha una vena autoironica - cravatte e papillon, nei colori della casa (maisondressage.com).
twitter@boria_a
Rossella Mancini e Matteo Dazzo, designer di Maison Dressage |
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