Advanced Style, sette icone d'antan raccontano i loro segreti
Jacquie “Tajah” Murdock ha realizzato il suo sogno: diventare modella per l’haute couture. Ce ne ha messi di tempo e di dedizione, lei, ragazza di colore cresciuta ad Harlem, ma appassionata di moda fin da bambina, a passeggio lungo la Settima Avenue col padre, orgoglioso del suo completo e del cappello Stetson. «Volevo fare la modella da quando avevo 18 anni - racconta guardando dritta nella telecamera, nonostante i seri problemi di vista - ci sono riuscita a cifre invertite, adesso che ne ho 81». Filiforme, scavata, con la postura naturale di una lunga carriera da ballerina all’Apollo Theater di New York, Jacquie ha posato per la campagna 2012 di Lanvin.
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Jacquie "Tajah" Murdock, 81 anni |
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Joyce Carpati, 80 anni |
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Lynn Dell Cohen, 80 anni |
Come chiamarle? Anziane eleganti, stravaganti e alcune anche un po’ “tocche”? Terza età creativa? Vecchiette coraggiose e simpaticamente esibizioniste?
Lina Plioplyte e Ari Seth Cohen le hanno definite “Le signore dello stile”. Il loro docu-film “Advanced style” esce oggi in tutta Italia e, al cinema ai Fabbri di Trieste, resterà in sala fino al 25 febbraio.
La pellicola è nata dal blog di Ari Seth Cohen che dal 2008, pattugliando le strade di New York, fotografa eccentriche, raffinate, sublimi, esagerate, pazzoidi vegliarde, tutte sopra i sessanta, serenamente consapevoli che il tempo passa ma che, ugualmente, quello che resta può essere riempito di vita e di idee, a cominciare dal guardaroba. Non vecchie patetiche che vogliono sembrare giovani, ma donne botox-free, orgogliosamente coperte di rughe (o con una loro ricetta per le rughe, chiedete a Joyce...) che trasmettono un’impareggiabile lezione di vita: l’età non è che uno stato d’animo.
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Debra Rapoport, 67 anni |
Le sette arzille newyorkesi ci danno la risposta senza esitazioni: per essere icone di stile, non c’è limite di tempo. E le difficoltà possono essere superate con eleganza, prendendo esempio da Lynn, che dopo tre operazioni, dalla sua stanza di ospedale, confessa: «Quando potrò truccarmi nel modo che preferisco per gli anni che mi rimangono, sarà il giorno più bello della mia vita».
Non c’è buonismo in “Advanced style”. Le “icone” sono acciaccate, ci vedono poco, la memoria le sta abbandonando, hanno mariti invalidi cui badare. La più longeva, Zelda, ha un attacco di cuore nel front row, prima fila davanti alla passerella. «Un modo straordinario per andarsene», si consola Debra. «Era dove stava bene, vestita grandiosamente, facendo parte di quel mondo. Sentendosi viva».
twitter@boria_a
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Iris Apfel, rare bird of fashion, 93 anni |
Un esempio di gioventu' mentale e di autoironia
RispondiEliminaLo stile che non cancella gli anni ma aiuta a vivere meglio e con allegria quelli davanti a noi
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