MODA & MODI
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Tempo di resettarci, per noi cresciute con lo shopping allegro e sventato di Sex&TheCity o con la saga spendacciona di Sophie Kinsella. Se tornassero sugli schermi le amiche newyorkesi dovrebbero imparare dai loro figli Millennial: scarpe e borse non si acquistano, si condividono. E la scrittrice inglese che ha inventato Becky, indefessa prosciugatrice di carte di credito, costruendo sulla simpatica scialacquona una fortuna editoriale, in un futuro capitolo dovrebbe instillarle una diversa ossessione: non comprare l’ultima it-bag, ma scoprire dove affittarla.
Affittare? Eh, sì. La nuova frontiera per le fashion—aholic non è il possesso permanente, ma la fruizione temporanea di un capo o un accessorio. Mentre il disastro ambientale dalla produzione di abbigliamento a basso costo (ma non dimentichiamo le polemiche sull’inquinamento delle presunte pellicce “ecologiche”) è al centro dell’attenzione delle generazioni eco-consapevoli, volano i siti che offrono abbonamenti per godere “a tempo” di quel pezzo che prima avremmo sognato di assicurare al nostro armadio. Possedere non è più l’unico valore, meglio scambiare, noleggiare, condividere, come per le auto.
Si sceglie dai siti specializzati l’oggetto del desiderio e lo si restituisce dopo averlo ulizzato, senza ansia da accumulo. Con l’eccitazione di permettersi quello che non si comprerebbe mai, non solo perché troppo costoso, ma perché eccessivo, legato alla stagione, non abbinabile. Insomma, il classico capriccio. Carrie che contempla in visibilio la cabina armadio piena di scarpe è un fotogramma del passato. Oggi avrebbe gli occhi fissi sullo schermo e una stanza dei desideri virtuale davvero infinita. I love shopping? No, sharing.
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