MODA & MODI
Birkenstock in Blahnik
la tedescona convola di nuovo a nozze
Ancora tre giorni e un altro matrimonio ardito si compirà. Dopo le nozze domestiche di Berlusconi e della sua ultima compagna in ordine di tempo, Marta Fascina, anche la ragazzona Birkenstock sta per impalmare l’ennesimo pretendente, lo spagnolo Manolo Blahnik, signore dei tacchi affusolati e delle altezze vertiginose.
Giovedì 24 marzo 2022 il risultato di questa unione sarà disponibile sul mercato. La piatta e sempliciotta calzatura tedesca si vestirà di rosa e cristalli per celebrare la nuova collaborazione modaiola. BB, Birkenstock in Blahnik. I due brand decidono di intrecciare le loro storie e di attraversare insieme una stagione postpandemica ancora piena di disorientamento. Lei, come sempre, resta coi piedi per terra, ma in omaggio al nuovo compagno, abbandona i colori di ordinanza, cuoio e verde militare, e si veste di rosa shocking, si decora di fibbie brillanti, adottando lo stemma di famiglia del partner blasonato. In attesa di vedere se il rapporto reggerà, sono previste due uscite di modelli, la prima a marzo, la seconda a giugno.
La Birkenstock Arizona, tra poche ore disponibile in fucsia, nero o blu, riveste di velluto la sua tomaia da sandalotto vacanziero e sulle due fasce, dai cultori così apprezzate perchè consentono al piede di respirare in libertà, piazza le fibbie di cristallo simbolo del marchio Blahnik. L’altra, la Birkenstock Boston, è l’inconfondibile zoccolo tondo, il sabot pannonico rivisitato anch’esso con la fibbia, in cuoio o velluto. Birk-Blahnik, due versioni per ciabattare ovunque con un tocco glam, da mattina a sera e con qualsiasi abito.
Per la verità Manolo è solo l’ultimo di una serie di pretendenti che hanno visto nel sandalo tedesco il compagno ideale per provare nuove esperienze. Nel 2013 se ne innamorò Céline e ne nacque il “furry sandal”, una birkenstock rinforzata con soletta o carapace di pelo, per non privarsi della libertà di girare col piede nudo anche nelle primavere capricciose. Nel 2015 Burberry lanciò “the field sandal”, un’ingentilita ciabattina arcadica multicolore, dai toni brillanti e cuoio morbido, adatta a trotterellare con urbanità verso l’aperitivo. Non erano collaborazioni conclamate tra brand, quelle che il sistema moda ha varato in tempi più recenti, ma inequivocabili ispirazioni: la sobria Birkenstock come un territorio da esplorare, un lenzuolo bianco su cui giocare di fantasia. Poi, nel 2019, il matrimonio ufficiale con Valentino, che partorì l’Arizona tutta rossa e quella nera col logo della maison di lato. Prima di Blahnik, nel gennaio scorso sulle passerelle della settimana della moda parigina, una storia con Dior, da cui è nata la versione invernale di due modelli Birkenstock, in feltro e scamosciati, con chiusure a scatto sulle fasce e decori di piccoli fiori colorati sul fondo grigio.
Cosa avrà mai la pulzella tedesca per attirare così tanti ammiratori? Certo il carattere versatile e la disponibilità a lasciarsi coprire di fronzoli e camuffi senza snaturarsi. Ma la sua apparente arrendevolezza non deve ingannare. Perchè mentre l’originale continua a conquistare il mondo, dei tanti compagni di strada non rimane traccia, schiacciati sotto il suo passo spietatamente sgraziato.
Nessun commento:
Posta un commento