MODA & MODI
Cromoterapia col verde lime
L’onda verde di questa primavera ci mette alla prova. Accelerare per prenderla tutta o procedere con cautela? Non c’è vetrina che non abbia una punta di lime. Trench, pantaloni, abiti, cardigan in total green o con fantasie dove l’acido si impone. Non è solo il rassicurante e solido verde smeraldo, ma quella sfumatura che vira nel giallo, quella nuance elettrica e appuntita, che non nasconde di essere infida, così a metà tra il verde e il giallo conclamato.
Da un giorno all’altro è comparsa dappertutto, quasi insieme alla fine dello stato di emergenza pandemica. Mentre nelle prime liberazioni dai lockdown procedevamo a tentoni, ancora avviluppati nel nostro comfort wear, nelle tute e nei pantaloni di lana, adesso alcuni capi e colori sembrano volerci dare una scossa, spingerci a uscire dal perimetro rassicurante dell’abbigliamento per lo smart working: comodo, neutro, calmante più che elettrizzante.
Non c’è magazine di moda e una sfilza di copertine che non abbiano puntato sulla gonna più estrema della stagione, la cosiddetta mini di Miu Miu, fotografatissima ovunque in kaki, denim, blu avio, nero: un ritaglio di stoffa a pieghe appoggiato tra la linea del pube e quella delle natiche, con il dettaglio del bianco della tasca obliqua che spunta dall’orlo. Come se fosse quanto rimane di un paio di pantaloni cargo tagliati sotto la cintura, in una specie di furia liberatrice. Sopra si portano le camicie o i maglioni crop, anch’essi capi sforbiciati all’altezza del reggiseno, che scoprono tutta la fascia addominale.
Alcune proposte della moda ci sollecitano a estremizzare, per ristabilire il nostro potere sul corpo, a lungo sottoposto a imposizioni, da cui in qualche modo siamo stati per un periodo espropriati, anche se a fini superiori. E l’invito è stato colto, almeno in un’ampia fascia generazionale: temperature permettendo, spuntano le avanguardie degli ombelichi in libertà, mini e pantaloni a filo gluteo, per il momento sopra le calze velate.
Per i colori vale lo stesso. Il verde lime è la punta estrema di una palette di rosa, arancioni, rossi, gialli tutti carichi, zuccherosi, o con un ingrediente al neon. Le fan di Bridgerton su Netflix ci hanno fatto l’occhio nelle mise di Penelope Featherington, ovvero lady Whistledown, che sotto mentite spoglie svela i gossip dell’aristocrazia della Reggenza inglese. Per assurdo queste tinte spinte si distribuiscono di preferenza non su gonnelle sfuggenti ma sul capo più coprente in circolazione, il tailleur dal taglio maschile, sia nella versione pantalone lungo che in quella con bermuda, anch’esso ubiquo nelle vetrine.
Il tailleur verde: ecco il completo che sintetizza l’umore della stagione. Imperativo, eccessivo. Obbliga ad esporsi, come la micro mini. Tempo di scelte decise, o cromatiche o nelle proporzioni. Tornando alla domanda iniziale: seguire l’onda? Perchè no, se un vestito o un colore - che ci piace e ci sta bene - migliora anche l’umore, l’autostima, aiuta a rigenerarsi. Già lo sappiamo che la sua carica ha una data di scadenza, è legata a questo momento sospeso tra preoccupazioni e speranze: il prossimo anno sarà come una vecchia pelle, che avremo voglia di abbandonare.
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