mercoledì 21 dicembre 2022

 MODA

Renato Balestra, il dono a Trieste dei disegni

e l'omaggio postumo della sua città

 

Lo stilista triestino Renato Balestra, morto il 26 novembre 2022 a 98 anni

 

Una data speciale per ricordarlo potrebbe essere il prossimo 3 maggio 2023, quando avrebbe compiuto 99 anni. L’evento è già stato ideato e avrebbe dovuto tenersi al Politeama Rossetti il 4 gennaio. Lo stilista Renato Balestra l’aveva voluto appassionatamente come omaggio alla città dov’è nato: un concerto, con orchestra e coro, e una contestuale donazione di oltre cento bozzetti alle collezioni triestine, una summa speciale della sua straordinaria avventura nella moda. Per un singolare scherzo della sorte la relativa delibera era stata portata in giunta dall’assessore comunale alla Cultura Giorgio Rossi il 28 novembre scorso, proprio due giorni dopo la morte di Balestra, avvenuta in una clinica romana a 98 anni, dopo un breve ricovero. Fino all’ultimo il couturier aveva creduto di poter essere a Trieste, ad accompagnare il concerto per i suoi concittadini, all’insegna di quell’amore per la musica e il canto che, al pari degli abiti, ha riempito tutta la sua vita, fin da ragazzino.

 

 

Gli abiti di haute couture e i disegni di Balestra alla Fondazione Zeffirelli di Firenze

 


Ma “Celeblueation”, come si intitola lo spettacolo, ovvero la celebrazione di quel blu speciale che ha reso noto Balestra nel mondo e che porta il suo nome, è stato solo rimandato. Si farà, probabilmente in primavera e sempre al Rossetti, assicurano l’assessore Rossi e il produttore dell’evento, Armando Fusco, con la sua società Be One Enjoy. «Ci confronteremo con la famiglia - dice quest’ultimo - con le figlie Fabiana e Federica e con la nipote, Sofia Bertolli Balestra, sue eredi, per trovare i tempi e le modalità più giuste per realizzare il grande desiderio di Renato Balestra: tornare a Trieste».


Protagonisti saranno la Grande orchestra sinfonica e il coro Art Voice diretti da Diego Basso, con la direzione musicale e la partecipazione del compositore Marco Falagiani (co-autore della colonna sonora del film premio Oscar “Mediterraneo”). Oltre un centinaio di elementi tra musicisti e cantanti, cui si affiancheranno alcuni solisti.

 


Copia dell'abito che Balestra realizzò per la regina Sirikit di Thailandia esposto nella Sala della Musica della Fondazione Zeffirelli di Firenze

 

Alla musica faranno da corredo le immagini, in anteprima, del docufilm prodotto dallo stesso Fusco sulla vita e la carriera di Balestra: cinquant’anni di una storia di invenzioni e di stile, che prenderà le mosse dalle prime prove pittoriche, dall’atelier romano, per poi seguire la costruzione di “Celeblueation”. Quest’evento, tra il 2018 e il 2019 ha toccato varie città italiane, con una mostra antologica di abiti, bozzetti e disegni di Balestra e una parte musicale, sempre diversa e studiata appositamente per ciascuna occasione. Anche Trieste era inserita nel calendario: era prevista un’esposizione al Castello di San Giusto e un concerto in Piazza Unità, ma la pandemia ha repentinamente bloccato l’appuntamento del 2020. Oggi la scomparsa di Balestra costringe a rimandare ancora “Celeblueation”, che idealmente rappresenterà la realizzazione dell’ultimo grande desiderio dello stilista.
«Renato Balestra era entusiasta come un bambino di tornare nella sua città. Fino all’ultimo abbiamo parlato e progettato l’evento», racconta Fusco. Conferma l’assessore Rossi: «Da un anno lavoravamo con lo staff di “Celeblueation”. Balestra era felicissimo, considerava Trieste la meta finale del suo straordinario percorso. In questo momento provo dolore e amarezza, ma l’evento che tanto voleva si farà».

 

Gli abiti alla Fondazione Zeffirelli di Firenze

 

I cento disegni che saranno donati al Comune di Trieste, probabilmente destinati al Museo teatrale Schmidl, fanno parte di una collezione di circa trecento opere di proprietà di Armando Fusco. «I cento della “special selection” di Celeblueation sono stati selezionati da Balestra stesso - racconta il produttore –. La collezione nasce da un meticoloso lavoro di acquisizione dal suo sconfinato archivio, che la Soprintendenza archivistica e bibliografica del Lazio ha dichiarato d'interesse storico particolarmente importante. Balestra ha lavorato con cura, scegliendo personalmente ogni singolo disegno e bozzetto a scandire le tappe salienti della sua carriera. Abbiamo poi proceduto alla stampa su carta hahnemühle - racconta Fusco - e a una rielaborazione a mano che lo stesso couturier con il suo ufficio stile ha impreziosito con l’aggiunta di vari elementi decorativi, creandone opere nuove e uniche». Ci saranno anche i disegni dei costumi per “La Cenerentola” di Rossini, “Il Cavaliere della Rosa” di Strauss (che aprì nel 1999 la stagione al Verdi di Trieste), la “Turandot” di Puccini e gli ultimi de “Il lago dei cigni”, disegnati per il Teatro dell’Opera di Belgrado nel 2019.


Insieme ai bozzetti, Balestra aveva in mente anche un altro regalo per Trieste: un suo busto in bronzo realizzato dallo scultore Ettore Marinelli, fuso delle Pontificie Fonderie Marinelli di Agnone, una delle più antiche fonderie di campane del mondo (i primi cenni storici rispetto a quest’azienda a conduzione familiare risalgono all’anno mille).

 

Il celebre Blu Balestra nella Sala della Meridiana del Museo e Certosa di San Martino a Napoli. L'abito corto a sinistra è il primo firmato Balestra, anno 1959

 

La mostra antologica “Celeblueation” ha debuttato nel Museo civico di Palazzo San Francesco a Domodossola nel settembre 2018, una sorta di anteprima con i soli disegni per il teatro. Un mese dopo venne allestita, integrale, alla Villa Reale di Monza, quindi alla Certosa e Museo di San Martino di Napoli da maggio a giugno 2019, dove fu inaugurata con una serata di gala e concerto degli orchestrali del Teatro San Carlo. La tappa successiva fu a Forte dei Marmi con un’altra colonna sonora d’eccezione, il concerto nel Giardino d’Inverno di Villa Bertelli dell’Orchestra Scarlatti, guidata dal magistrato-direttore Gianluigi Dettori, solista al piano l’enfant prodige quattordicenne Edoardo Riganti Fulginei. Quindi a Firenze, alla Fondazione Franco Zeffirelli, che fu grande amico di Balestra e con il quale lo stilista collaborò per i costumi di “Così è se vi pare” di Pirandello.


Prima di volare a Bangkok (Balestra ha vestito la regina Sirikit di Thailandia, a suo tempo definita la Jackie Kennedy dell’Asia, scomparsa nel 2016), la mostra avrebbe dovuto approdare al Castello di San Giusto. La pandemia ha fatto il resto e ora il concerto al Rossetti sarà solo un tributo postumo allo stilista, sperabilmente non il solo.

Nessun commento:

Posta un commento