MODA & MODI
Scandalo al sole
Costumi coprenti, copricostume, completi da mare con top e calzoncini. È “Scandalo al sole”, ma il film di sessant’anni fa di Delmer Daves. L’estate 2019 inverte la tendenza. Discrezione sostituisce esibizione. Al mare si va vestite e ci si spoglia con grazia. Come faceva Sandra Dee.
Senza scomodare le categorie dell’in e dell’out, è fuori tempo e non solo fuori gusto mettere all’aria il sedere in triangolini sfuggenti o lasciarsi tentare dall’upside down bikini, apparizione del 2018 propalata da Instagram, che suggeriva di allacciare davanti il top in modo da esporre il seno il più possibile, con una sorta di push up rovesciato, appunto. Gli esperti lo dicono da tempo: l’abbronzatura selvaggia e integrale è l’esatto opposto di salute e benessere.
Altrettanto vale per equilibrio ed eleganza. I costumi dì quest’anno sono dunque parte di un codice da mare più modesto, senza per questo essere castigante. Gli interi, a fascia, con scollature a V o arrotondate fin sotto il collo, con un paio di pantaloni leggeri o una gonna pareo si riconvertono in top per lasciare la sdraio e camminare fuori il perimetro della spiaggia in perfetta “urbanità”. Lo stesso vale per gli interi monospalla, spesso con volant sull’unica spallina per offrire un dettaglio all’utilizzo multi-occasione. L’unica concessione alle stravaganze, sono gli anelli e i lacci laterali, sconsigliati se il busto non è asciutto e senza rotoletti inopportuni.
I bikini più nuovi? Hanno un sapore retrò, culotte a vita alta con cintura, anni Cinquanta, e reggiseni bustier, che i materiali tecnici rendono morbidi e non costringenti. Lasciano a vista solo il punto vita e il rischio è quello: se non c’è, l’effetto insaccato è sicuro.
Misura è la parola magica della moda mare 2019. Questione di centimetri: meno scoperti, più, eventualmente, da scoprire.
@boria_a
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