Il sesso degli angeli
Ines Rau e Tyson Beckford fotografati da Rodolfo Martinez |
È nata uomo e adesso vuol diventare angelo. Se la concordanza degli aggettivi sulla carta fa perdere l'orientamento, in passerella non ci sono problemi del e di genere. Fino al punto che la top model Carmen Carrera, in culla chiamato Christopher , lanciata dal talent America's Next Drag Queen di RuPaul, durante il quale ha iniziato il processo per diventare donna, potrebbe ora sfilare nello show a più alto concentrato di femminilità, quello della lingerie di Victoria's Secret. Una petizione di Change.org ha raccolto oltre 23mila firme perchè tra gli "angeli", del marchio, accanto a Heidi Klum, Alessandra Ambrosio, Gisele Bündchen e Karolina Kurkova, sia accolta anche Carmen, che diventerebbe così la prima top transgender per l'intimo bollente e a poco prezzo distribuito in tutto il mondo.
La moda sposta in avanti i confini delle identità sessuali e, se anche l'obiettivo è quello della promozione "commerciale" - più che sociale - rivolta a nuove fette di acquirenti, il risultato è di rendere sempre più accettabile quanto è inafferrabile. Nella società dell'immagine, un'inclusione importante.
Tre anni fa, Gaultier lanciava la sua nuova campagna promozionale con due bionde dai capelli fluenti incollate in un bacio. Sembrava di stare dalle parti di Saffo, invece il messaggio andava oltre: una era l'«angelo» Kurkova, l'altro il modello bosniaco Andrej Pejic, che sfila sia per l'uomo che per la donna, labbra carnose e petto scavato, a cavallo tra i sessi. Nello stesso anno, la transgder Lea T, nato Leandro dall'ex giocatore della Roma Toninho Cerezo, conquistava la copertina di Elle Brasile. Annusato il trend, Tyra Banks, patronessa di America's next top model, che fa grandi ascolti regalando a ragazzone yankee il sogno di una carriera fashion, ha messo in gara, per la verità senza gran fortuna, anche l'efebica transgender Isis.
L'ultima provocazione è il vortice di sensi del fotografo Rodolfo Martinez per la rivista patinata francese Obb: lui è Tyson Beckford, il bronzo del Bronx statuariamente etero, lanciato da Ralph Lauren per la sua linea Polo, lei è la francese di origine africana Ines Rau, rispettivamente il più bell'afroamericano e la più bella trans del mondo (e tutti e due i più pagati nelle loro categorie).
Dopo razza e colore - dove, a sentire i diretti interessati, c'è comunque ancora lavoro da fare - l'industria dell'immagine va all'attacco di un altro tabù. E in passerella arriva chi ha scelto il sesso che ha e chi, a richiesta, può averli entrambi.
Karolina Kurkova e Andrej Pejic per Gaultier |
twitter@boria_a
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