MODA & MODI
Favorita regale
C’è un rapporto stretto tra Olivia Colman e quello che indossa, sul set e fuori. Chi l’ha amata subito nella serie della Bbc “Broadchurch”, ricorda i suoi tailleur pantaloni color topo e le camicie maschili, un’uniforme anonima da poliziotta di provincia che su di lei era un segno di identità preciso. Lo stesso è accaduto in un’altra serie tv, “The night manager” dove, già in avanzata gravidanza e interpretando un agente segreto, faceva dei pantaloni dalla cintura estensibile e dei golf a tenda, capi obbligati di qualsiasi gestante, un messaggio diretto su maternità e autorevolezza. Perfino le camicie da notte cariche e ingombranti, in cui la regina Anna Stuart ne “La Favorita” di Lanthimos, trascorre buona parte della sua malata, capricciosa e perversa intimità, addosso a Olivia Colman trasmettono potenza.
Dagli schermi ai red carpet, l’attrice conferma la sua spontanea capacità di comunicare attraverso il vestito e il modo di portarlo. Consigliata dall’ex stylist di Vogue Mary Fellowes, sceglie abiti firmati da donne che, come lei, lavorano e hanno una famiglia, da brand attenti alla sostenibilità o che promuovono una moda alla portata di tutti. Ai Golden Globes 2019, una tunica nera con strascico di Stella McCartney, con maniche e spalle a rete, al photocall del Festival di Venezia una tuta di Roksanda, agli australiani Aacta Awards un abito con corpetto a cappa, blu topazio, del brand indiano Varana: tutti pezzi puliti, decisi, con un unico dettaglio importante, nel taglio o nell’accessorio.
Domenica, sollevando la statuetta dell’Oscar, in un sontuoso e monacale abito smeraldo di Prada, con scialle color ferro che, dal busto, gira sulla schiena in fiocco e poi si apre a strascico, non ha fatto eccezione. Regale (anche nel ricordare dal palco Glenn Close, il suo "idolo", che per la settima volta è rimasta a bocca asciutta. Un gesto di grazia...).
@boria_a
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