sabato 2 febbraio 2019

MODA & MODI

La ciabatta antagonista 





Tu chiamalo, se vuoi, l’oscuro fascino attrattivo delle Birkenstock. Ma la storia nella moda non insegna nulla? Ci aveva già provato Burberry, esattamente quattro anni fa, a redimere lo spirito del sandalo germanico per farne una calzatura fashionista, anzi “the field sandal”. Un tocco di colore, un po’ di lifting alla pelle, ed ecco l’illusione di trasformare la ciabattona in un accessorio ”2.0”, un must have, ovvero un “mai più senza” della stagione modaiola in corso.

Avrà pure tanti difetti, sarà la scarpa più divisiva del mondo, ma non si può certo dire che la Birkenstock manchi di autoreferenzialità. Con buona pace di Burberry, della versione birk glamour, sandaletto da risvoltino, non è rimasta traccia. Adesso ci riprova Valentino e si spinge oltre. Sulle passerelle maschili per l’autunno inverno 2019-2020, ecco l’ultimo plagio deluxe: versione nera con logo laterale o versione in pelle total rosso, da portare, per rispetto all’ortodossia birkenstockiana, con l’immancabile calzetto (e sborsando ben oltre trecento euro).

Chiaro che l’operazione si fonda su un accordo commerciale, una delle tante collaborazioni tra brand, che puntano a nobilitare l’abbigliamento per tempo libero o sport e a “democratizzare” le griffe del lusso, a caccia di nuove fette di mercato, soprattutto millennial tutti logo esposto. Ma la Birkenstock, siamo sicuri, resisterà ancora una volta alle nozze combinate. Spartana, ispida, con un dna poco addomesticabile, ciabatterà lontano dall’ennesimo pretendente di sangue blu e tornerà a solcare le strade del mondo, ai piedi di milioni di fan, nella sua autentica e indomita sobrietà. Un’antagonista che non va all’apericena. —

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