MODA & MODI
Pigiama da passeggio
“Sei uscita in pigiama?”. No, non è più una critica. Il classico indumento maschile, giacca abbottonata davanti e pantaloni lunghi, si è alzato dal letto ed è sceso in strada, capo passepartout, con scarpe da ginnastica o tacchi. Da un paio di stagioni lo propongono griffe e catene di fast fashion, scomodando testimonial evergreen come Sarah Jessica Parker, che ritorna nella sua casa più famosa, quella della Carrie di Sex&TheCity in Perry Street a New York, per uscirne in un elegante due pezzi nero con reggiseno a vista, diretta agli intramontabili Cosmo. Di recente si è fatta tentare anche
Michelle Obama, apparsa a Parigi in pigiama con potenti strisce arancioni su fondo crema per presentare la sua biografia “Becoming”. L’avrebbe indossato da first lady? Probabilmente no, ma in veste da camera ha puntato a dare di sè un’immagine più confidenziale e intima alle lettrici.
Capo facile, allora? Tutt’altro.
Piuttosto scivoloso, anche da first lady. Per essere di moda, deve sembrare inequivocabilmente un pigiama. L’insidia è tutta lì.
Quindi, se il nostro mestiere non è il pericolo e neppure l’influencer, meglio depotenziarlo e spezzare il completo, abbinando ciascuno dei due pezzi con camicie, top o pantaloni in tinta unita o denim. Chi osa il total look dovrà attenersi ad accessori minimal, evitando le ciabattine. Fluido e non costrittivo, può essere comodo per lunghi viaggi in aereo, dove la sua natura mista, tra domesticità e urbanità, è dissimulabile. Trascinato fuori dalle mura di casa, il pigiama pretende almeno personalità e gusto sicuro. Difficile, se non altro per l’età, immaginarli nelle giovani clienti, che della rivoluzione di Carrie, anche lei ormai, come Sarah Jessica Parker, signora over cinquanta, non hanno alcuna memoria.
@boria_a
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