domenica 11 febbraio 2024

 
Candace Bushnell: "Sono io Carrie

di Sex & The City"

 

 

 

 

Carrie Bradshaw esiste e sta per salire in palcoscenico a Trieste per svelare tutti i segreti di Sex & The City, la serie cult che oltre venticinque anni fa ha rotto un tabù: il modo in cui le donne si raccontavano in televisione, parlando per la prima volta senza filtri di sesso, uomini, incontri, carriera, amicizia al femminile, sullo sfondo delle mille luci di una New York ribollente. Perché la vera Carrie, sullo schermo l’attrice Sarah Jessica Parker, è in realtà la scrittrice, giornalista e oggi anche attrice, Candace Bushnell, sessantacinque anni splendidamente portati, dai cui articoli sul New York Observer negli anni Novanta e dal primo dei libri che li ha raccolti, è nato un fenomeno internazionale, che non accenna a sgonfiarsi: sei stagioni televisive, dal ’98 al 2004, due film, il prequel da un altro suo libro, “The Carrie Diaries”, (che ha scalato fino al primo posto la classifica dei più venduti sul New York Times), e un sequel, “And just like that”, che segue le quattro amiche - Carrie, Charlotte, Miranda e Samantha - nell’età della menopausa, e di cui aspettiamo la terza stagione.

 


 


Candace Bushnell sarà, per la prima volta in Italia, al Politeama Rossetti il 23 febbraio 2024, proveniente dal teatro degli Arcimboldi di Milano (21 febbraio), con il suo one-woman show che si intitola “True Tales of Sex, Success and Sex and The City”, in lingua inglese e con soprattitoli in italiano. In questi giorni lo spettacolo era per un’unica data al Palladium di Londra, da tempo tutto esaurito, dove la scrittrice-attrice ha trascinato per un’ora e mezza un pubblico di ogni età dai faticosi esordi come giornalista a Manhattan, dalla raccolta di articoli di cui si innamorò il produttore Darren Star per farne la prima stagione di Sex & The City, dall’esplosione internazionale della sua carriera, al tritacarne della fama e del lavoro, al divorzio (il marito era un ballerino, e le fan della serie non tarderanno a rivedere Carrie e la sua storia con lo scultore Petrovsky, sullo schermo la leggenda della danza Barishnykov...), fino all’ingresso in un’altra stagione della vita in cui Candace-Carrie e le amiche scoprono che esiste, eccome, ancora sesso a New York, anche nella loro attivissima vita da neo-single della terza età.

 


 


A Londra, per una strana e singolare coincidenza, il Palladium dista pochi minuti dal teatro Savoy, dove Sarah Jessica Parker, Carrie Bradshaw per sempre, recita in questi giorni insieme al marito Matthew Broderick in “Plaza Suite” di Neil Simon, con grande successo di critica: la scrittrice Candace e la sua alter ego Carrie si guardano a distanza, legate indissolubilmente da una storia, vera e interpretata, ancora in grado di parlare a milioni di spettatori e di conquistarne di nuovi. «Non mi stupisce - dice Candace Bushnell - perchè le giovani donne di oggi affrontano le stesse problematiche di quelle che le hanno precedute. Madri e figlie si ritrovano in un racconto comune e questo crea un legame che va oltre le generazioni».


Issata sugli stiletto delle sue Manolo fucsia, in una scenografia con divano in tinta e una generosa selezione di scarpe («è Carrie che ha la mia ossessione» dice Candace, «ne ho più di venti paia e meno di Imelda Marcos...»), la scrittrice ritorna la ragazza del Connecticut, del tutto ignara di faccende di sesso, che abbandona il college e arriva a Manhattan con venti dollari in tasca e un Premio Pulitzer da chiamare, molto più vecchio di lei, che le metterà un lussuoso tetto sulla testa. Fare la scrittrice è dura, ma è la New York dello Studio 54, di Andy Warhol e della cocaina che cade come polvere d’oro, delle mille possibilità se si ha un obiettivo grande, una determinazione di ferro, un paio di stivali di Manolo. E naturalmente amiche pronte a sostenerti e a fare squadra, anche se finiscono per ritrovarsi sulle colonne di un giornale.

 


 

 

La prima rubrica sarà un misto di alta società e sesso, una cena in onore di Karl Lagerfeld organizzata da Anna Wintour e una visita al club per coppie scambiste Le Trapez. Candace Bushnell diventa Carrie Bradshaw, CB, per non imbarazzare il papà scienziato e i vicini di casa nel Connecticut. Da lì una storia tutta in ascesa, dieci libri, milioni di copie, soldi a palate e oggi una tournée internazionale e ancora molti progetti. Non ha bisogno di Mr Big, è diventata Mr Big.


Ma lui esiste davvero? Lo scopriremo in scena, con tanto di gigantografia dell’originale, ovvero il playboy e allora editore di Vogue, GQ e Vanity Fair Ron Galotti (spoiler: vi deluderà parecchio), che naturalmente piantò la scrittrice per convolare con un’altra donna meno problematica.

 

 


 


Candace gioca col pubblico, con humor, ritmo e qualche incursione sessuale. Vero o falso che è andata a letto con un politico? E con un modello di Calvin Klein? Che la voleva Matthew Mcconaughey? Chissà. Vero è, invece, che la nonna italiana, dopo lo strappo da Big, le diceva sempre “Se è stato così stupido da sposarla, lascialo cuocere nel suo brodo”. E che le amiche, in ogni età, sono per sempre

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