domenica 23 novembre 2014

MODA & MODI 

Gli acchiappa-falsi

Voglia di un accessorio "it", una borsa, un paio di scarpe o di occhiali, di un abito griffato ma fuori budget? Per qualcuno che cerca, c'è sempre qualcun altro che ha voglia di liberarsi di qualche pezzo "storico" per far posto al nuovo, possibilmente recuperando parte dell'investimento. Ma quando si parla di moda, tra domanda e offerta di griffe, soprattutto sul web, c'è di mezzo un rischio: l'imitazione.

Quanti, da una semplice schermata, da uno zoom pur accurato su etichette e rifiniture, saprebbero distinguere l'autentico dal falso, la sospirata Chanel, Vuitton, Bottega Veneta da un filologico fake? Ci è caduta anche Susie Bubble, come ammette nel suo blog: davanti a cinque pezzi autentici e ai loro rispettivi falsi, ha saputo riconoscerne solo uno. Quando in una borsa non si può ricorrere ai numeri di serie, introdotti solo a partire da determinate stagioni o annate, bisogna destreggiarsi con cuciture e qualità delle pelli. Toccare con mano, letteralmente, è indispensabile. Meglio ancora, se a farlo è un esperto.
  
La francese Vestiaire Collective (www.vestiairecollective.com) è una piattaforma web per l'acquisto e la ri-vendita di moda e accessori di lusso che ne ha a disposizione un intero team. Sono i professionisti a valutare l'autenticità di abiti e accessori dei privati e a giudicare la congruità del prezzo: prima di fare passi falsi, quindi, è meglio fare un po' di surfing nel sito e accertarsi delle quotazioni dei pezzi simili al proprio, perchè una sopravvalutazione può mettere in allerta la "community" dei potenziali acquirenti, piuttosto attenta ed esigente.




Il primo passo è registrarsi, con eventuale foto e un mini-identikit fashion: griffe preferite, taglia, numero di scarpe. A questo punto la caccia all'oggetto dei desideri è aperta o, invece, si può aprire bottega, inviando le immagini di quello che si vuole cedere. Se sarà giudicato in linea con gli standard del negozio virtuale - piuttosto alti: l'articolo deve essere griffato, di tendenza o vintage, in perfetto stato - il capo o l'accessorio verrà inviato a Parigi per l'expertise e poi messo in vetrina. L'e-commerce diventa sempre più social, così sulla piazza di Vestiaire si può presentare i look preferiti, scambiare pareri con gli altri utenti, avere like e follower, diventare influencer. La marcia in più sono gli acchiappa-tarocchi, trait d'union tra chi vende e chi compra: nel far west del web una sicurezza per le brand-addicted.

twitter@boria_a

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