Il soprabito non è trench
Da Nicole Kidman, che li farà sfilare tra poco sullo schermo del festival di Cannes vestendo il guardaroba pastello della principessa Grace di Monaco, a Kate Middleton, signorina borghese diventata principessa vera, che ha portato il suo ultimo modello Missoni, riciclato in due occasioni pubbliche, sulle pagine e i siti di mezzo mondo. Il soprabito è tornato di moda in questa stagione, elegante, sartoriale, raffinato eppure adattabile a molte occasioni. Soprabito, chiamiamolo proprio così, in sintonia col glamour della moda italiana degli anni Cinquanta e Sessanta protagonista della grande mostra al Victoria & Albert di Londra, termine fascinosamente "polveroso", che ha messo in secondo piano il multitasking, funzionale, banale "trench", e i simil-burberry di poca fantasia, capi da pioggia sempre in grande spolvero a cavallo tra primavera ed estate.
Grace, e poi Jackie, Ingrid Bergman, e "icone" meno conosciute della moda, come Babe Paley, fashion editor di Vogue e "socialite" americana moglie del ricchissimo fondatore della Cbs, una di quelle signore che Truman Capote chiamava "cigni": Babe che i suoi soprabiti li sfoggiava lunghi, col collo arrotondato e una fila di bottoni a suggellare un aspetto di rarefatta monacalità, non sempre preziosi ma impreziositi dalle spille. E c'è anche Marilyn al fianco di Arthur Miller, con quei suoi spolverini lineari, su di lei quasi castigati a coprire abiti, gonne e camicie fascianti, che le donano un'aria svagatamente assorta, adatta al compagno di quegli anni.
Babe Paley |
La galleria retrò offre infiniti spunti alle versioni aggiornate del soprabito. Molte le stampe floreali, un po' Seventies, dal taglio asciutto, e quelle geometriche ispirate ai Cardin e Courreges degli anni '60. E poi i modelli più impegnativi, in broccato e a mezze maniche, a sacchetto, sopra il ginocchio e nei colori marzapane, per finire con i tessuti kimono, che richiedono pantaloni a sigaretta e tacchi preferibilmente rasoterra, per sfuggire all'effetto geisha su trampoli.
È uno dei revival più convincenti e aggraziati delle ultime stagioni della moda, ma gli autentici soprabiti vintage, i pezzi di sartoria inspiegabilmente lasciati andare, che qualche fortunata riconosce e recupera in negozi e mercatini, restano inimitabili, soprattutto per i bottoni gioiello, che, da soli, valgono la spesa.
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