MODA & MODI
Impariamo a fare Natale
Impariamo a fare Natale
Uno dei kit da regalare a Natale. La modella è Mariaondina |
Fare Natale con cose da
fare. Se il mantra del regalo “utile” a tutti i costi mette
rassegnazione piuttosto che allegria, proviamo a cambiare
prospettiva. Perchè non shakerare insieme concetti un po' abusati ai
tempi della crisi, come recupero, riutilizzo, manualità,
personalizzazione, do it yourself, e, perchè no, anche divertimento
e rilassatezza? Il risultato è un kit da regalare, che, alla fine, è
un po' un regalo che chi riceve fa a se stessa, dedicandosi ritagli –
di stoffa ma soprattutto di tempo - per riscoprire il piacere di
confezionare, di veder nascere un oggetto, di farselo su misura. Con
pochi elementi, poca spesa, recuperando qualcosa di prezioso che
spesso sperperiamo: un'occasione per prendersi una pausa, con
intelligenza.
Paola Fontana e Roberta Debernardi di Studiocinque e altro (in viale D'Annunzio a Trieste, www.studiocinqueealtro.com ) la chiamano “esperienza del fare”. Una
collana, una borsa, un gioco per i bambini, ma anche un voucer
speciale per una domenica mattina da passare insieme, nel loro
negozio-laboratorio, dove – con la guida di un'esperta - si
confezionano carta da regalo-design con stampi di legno, decori
“verdi” con rami, bacche e fiorescenze di stagione, contenitori
all'uncinetto, o si impara il furoshiki, l'arte di piegare e annodare
un pezzo di tessuto per trasformarlo in una borsa o in un contenitore
per qualsiasi oggetto, bottiglie comprese.
Partiamo dal kit, che è
unico a cominciare dal “packaging”. La busta, ritagliata a mano,
ha un inconfondibile sapore vintage: è un vecchio cartamodello di
Burda. Dentro ci sono le istruzioni e i disegni, passo passo, per
“costruirsi” una borsa o una collana con perle ovali. In
abbinamento, per un totale di dieci euro, si possono scegliere il
tessuto, la carta da parati e il filo per completare l'accessorio.
Nel kit bambini, dal prezzo di poco superiore, è compreso il
pannolenci per realizzare piccole maschere di Carnevale, dal pulcino
al super-eroe, e c'è la variante con una barba e tre diversi tipi di
baffi.
Le domeniche,
già in calendario per gennaio, includono il “tutoraggio” di
un'esperta – Laura di Fiorificio per le decorazioni verdi, Giusy DB
di Bubiknits per l'uncinetto e Chiara Nordio di CND Textile Project per il timbrificio - i
materiali e il brunch. Laboratori “leggeri”, che piacciono molto
alle giovanissime, dove il filo conduttore è la voglia di stare
insieme (si prenotano anche online sul sito). Paola e Roberta
assicurano che anche chi non ha mai toccato un uncinetto in vita sua,
alla fine della mattinata lascia il negozio con il suo perfetto
porta-oggetti o porta-piante. E lo stesso vale per il centro tavola
“naturale” assemblato con rami e frasche. O per la carta da
regalo “disegnata” con timbri ricavati da guarnizioni di moke,
gommini e materiali di recupero, non piazzati a caso ma secondo lo
schema suggerito dall'insegnante, in modo da realizzare una texture
perfetta, architettonica.
Sono piccoli
pensieri non copiati, non comprati in serie, non ispirati da nessuno,
che uniscono chi fa e chi li riceve. Regali da fare, per fare.
twitter@boria_a
Quando il crochet non è kitsch |
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