lunedì 22 dicembre 2014

MODA & MODI

Impariamo a fare Natale


Uno dei kit da regalare a Natale. La modella è Mariaondina


Fare Natale con cose da fare. Se il mantra del regalo “utile” a tutti i costi mette rassegnazione piuttosto che allegria, proviamo a cambiare prospettiva. Perchè non shakerare insieme concetti un po' abusati ai tempi della crisi, come recupero, riutilizzo, manualità, personalizzazione, do it yourself, e, perchè no, anche divertimento e rilassatezza? Il risultato è un kit da regalare, che, alla fine, è un po' un regalo che chi riceve fa a se stessa, dedicandosi ritagli – di stoffa ma soprattutto di tempo - per riscoprire il piacere di confezionare, di veder nascere un oggetto, di farselo su misura. Con pochi elementi, poca spesa, recuperando qualcosa di prezioso che spesso sperperiamo: un'occasione per prendersi una pausa, con intelligenza.
Paola Fontana e Roberta Debernardi di Studiocinque e altro (in viale D'Annunzio a Trieste,  www.studiocinqueealtro.com ) la chiamano “esperienza del fare”. Una collana, una borsa, un gioco per i bambini, ma anche un voucer speciale per una domenica mattina da passare insieme, nel loro negozio-laboratorio, dove – con la guida di un'esperta - si confezionano carta da regalo-design con stampi di legno, decori “verdi” con rami, bacche e fiorescenze di stagione, contenitori all'uncinetto, o si impara il furoshiki, l'arte di piegare e annodare un pezzo di tessuto per trasformarlo in una borsa o in un contenitore per qualsiasi oggetto, bottiglie comprese.

La carta da regalo realizzata con i timbri di materiali da recupero

Partiamo dal kit, che è unico a cominciare dal “packaging”. La busta, ritagliata a mano, ha un inconfondibile sapore vintage: è un vecchio cartamodello di Burda. Dentro ci sono le istruzioni e i disegni, passo passo, per “costruirsi” una borsa o una collana con perle ovali. In abbinamento, per un totale di dieci euro, si possono scegliere il tessuto, la carta da parati e il filo per completare l'accessorio. Nel kit bambini, dal prezzo di poco superiore, è compreso il pannolenci per realizzare piccole maschere di Carnevale, dal pulcino al super-eroe, e c'è la variante con una barba e tre diversi tipi di baffi.
Le domeniche, già in calendario per gennaio, includono il “tutoraggio” di un'esperta – Laura di Fiorificio per le decorazioni verdi, Giusy DB di Bubiknits per l'uncinetto e Chiara Nordio di CND Textile Project per il timbrificio - i materiali e il brunch. Laboratori “leggeri”, che piacciono molto alle giovanissime, dove il filo conduttore è la voglia di stare insieme (si prenotano anche online sul sito). Paola e Roberta assicurano che anche chi non ha mai toccato un uncinetto in vita sua, alla fine della mattinata lascia il negozio con il suo perfetto porta-oggetti o porta-piante. E lo stesso vale per il centro tavola “naturale” assemblato con rami e frasche. O per la carta da regalo “disegnata” con timbri ricavati da guarnizioni di moke, gommini e materiali di recupero, non piazzati a caso ma secondo lo schema suggerito dall'insegnante, in modo da realizzare una texture perfetta, architettonica.
Sono piccoli pensieri non copiati, non comprati in serie, non ispirati da nessuno, che uniscono chi fa e chi li riceve. Regali da fare, per fare. 
twitter@boria_a

Quando il crochet  non è kitsch

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