giovedì 26 gennaio 2012

IL PERSONAGGIO

Suri Cruise, gli amichetti da mandare all'inferno

Se una neonata finisce sui social network ancora prima di uscire dalla sala parto, il minimo che può capitare agli orgogliosi genitori è ritrovarsi in casa una "diavoletta" che a tre anni già sfoggia una borsa di Ferragamo da 850 dollari, a cinque anni campeggia tra le cento donne meglio vestite del pianeta secondo l'edizione inglese della rivista Glamour e, a sei non ancora compiuti, presenta al babbo vestito di rosso con la barba e a quello biologico, l'attore Tom Cruise, una letterina di Natale da 130 mila dollari, che va dagli orecchini di diamanti alla bicicletta a fiori disegnata da Missoni per i grandi magazzini Target.

Con buona pace di Scientology, cui il genitore appartiene, la piccola Suri, primogenita dell'attore e della sua terza moglie, Katie Holmes, ha centrato una personale mission impossible: riuscire a eclissare tutte le altre baby celeb, pargoli naturali o adottati dai vip hollywoodiani, a cominciare dalla variopinta tribù Jolie-Pitt. La rete impazzisce per lei e per la sua collezione di scarpine dorate col tacco tre.


Suri Cruise, figlia di Tom e Katie Holmes


Non ancora in età scolare, Suri Cruise ha già due blog, il suricruisefashion.blogspot.com, antologia dei suoi "look" favoriti con tanto di indicazione di modelli e marche, e il molto più velenoso surisburnbook.tumbir.com, una sorta di diario su chi, tra i suoi amichetti, la piccina farebbe volentieri bruciare all'inferno o, al più, spedirebbe in un altro continente, come l'ultimogenita dei Beckham, Harper, giudicata, ancora in fasce, un'avversaria temibile. Non li scrive lei i blog, ovvio, ma osservazioni e commenti potrebbero verosimilmente uscire dalla sua boccuccia, oltre a essere un formidabile veicolo pubblicitario per l'intera famiglia, tant'è che l'ortodosso Tom si guarda bene dall'oscurarli.
Le vittime preferite sono le figlie dell'attore Ben Affleck, Violet e Seraphina, due innocue pargolette bionde "colpevoli" di vendere limonate in un banchetto stile Peanuts («non pensavo che a casa loro le cose andassero "così" male...») e di indossare in pubblico vestitini informi. Non va meglio a Nahla Aubry, figlia di Halle Berry, che sventola orgogliosa il disegno di un pupazzetto, mentre Suri le fa notare che alla stessa età lei già confezionava prodotti multimediali. Nel mirino pure i maschietti.

Uno per tutti, Pax, rampollo Jolie-Pitt, pizzicato insieme al padre sul sidecar («piacerebbe andarci anche a me - scrive - ma non con quel presuntuoso di Brad, piuttosto nella campagna inglese e con Colin Firth al volante»).

Nahla Aubry, figlia di Halle Berry

Che concorrenza fa paura a Suri? «Ho passato molto tempo nella mia "panic room" - confessa - ma non c'è niente da fare: il bambino di Beyonce arriverà con o senza la mia approvazione». Meglio, allora, pianificare un'alleanza con l'odiata Harper Beckham contro i primi vagiti di Blu Ivy Carter, appena scaricata dalla cicogna a casa della pop star.




Harper Beckham, quartogenita di di Victoria e David
 Non sfuggono alle frecciate nemmeno la futura regina Kate Middleton, che se ne va in giro con le mani sul ventre e l'espressione raggiante «come se davvero qualche ormone stesse lavorando per lei», nè le signorine Obama e i loro colori da semaforo. Odiatissima Kaia Gerber, 10 anni, figlia della top model Cindy Crawford, alla ribalta in queste ore per "Young Versace": «Donatella - minimizza Suri - ha confezionato capi esclusivi per il mio guardaroba per anni e credo sia una bella cosa che i meno fortunati tra poco possano godere della sua creatività».
E i genitori? Mamma Katie in tenuta da ballerina le fa un po' pena («vi prego, non giudicatemi dalla sua goffaggine»), mentre a consolarla di papà Tom c'è il paragone con Jordan Zane, figlioletto di Anthony Weiner, il deputato democratico americano coinvolto in uno scandalo a luci rosse on-line: «Finalmente - sospira Suri - ho il secondo padre più imbarazzante tra le minicelebrità...».

Un motto di tenerezza solo per Cruz Beckham, terzogenito di David e Victoria, sei anni. Suri dice di tenerlo già in pugno con un contratto pre-matrimoniale: "Cruz Cruise" suona proprio bene.
twitter@boria_a

martedì 24 gennaio 2012

MODA & MODI


Carrie fa un comeback, ma è una liceale

Una minaccia corre in rete: ritorna Sex &The City, versione prequel, primo capitolo della saga, quando Carrie non era una trentenne esperta di uomini e di Cosmo, ma una sciacquetta liceale nel Connecticut, con una cofana di capelli come la Melanie Griffith "donna in carriera". Dopo il flop del secondo film e le scarse fortune professionali sul grande schermo delle quattro amiche, ai quali i relativi personaggi sono rimasti appiccicati (ora loro stesse direbbero "spiaccicati") addosso, la HBO films ha pensato di ovviare alle cattiverie del tempo facendo un salto indietro, grazie al materiale che la stessa Candace Bushnell, creatrice del serial, fornisce con due suoi libri: "The Carrie Diaries", ovvero gli amoretti di una Carrie liceale, e "The Summer in the City", fresco di stampa, che ce la propone appena scaricata dalla provincia nella tentacolare New York. Se le protagoniste non potranno che essere "nuove", pescate da altri tormentoni televisivi odierni di rassicurante (e innocuo) successo, tutto prevedibilmente ruoterà ancora intorno alla moda, con un massiccio ripescaggio degli anni '80.

Sarah Jessica Parker sarà espropriata della sua Carrie probabilmente da Blake Lively (l'inespressiva Serena di "Gossip Girl"), ma ancora più amara è per lei la galleria delle sue vecchie foto che i siti propongono come fonte di ispirazione per Patricia Field, la costumista del pirotecnico, inesauribile guardaroba diventato cult. 

Eccola Sarah Jessica, nel suo prequel autobiografico del 1987, infilata in una sorta di divisa scolastica: microkilt e golfino, decorato a ramage su quel seno che ci avrebbe accompagnato per almeno tre serie di "Sex and The City", prima della deludente lievitazione, a ridosso degli anta.
I capelli sono una criniera di riccioli in libertà sulla schiena, o raccolti da un cappelluccio su cui spicca un fiore enorme, un po' clownesco, una prova generale sbiadita di quelle costruzioni aeree, di capelli e copricapi, che avrebbe poi sfoggiato nei party a Manhattan.

E la salopette o i pantaloni denim a vita alta con le bretelle, quasi ripescati dal video archeologico di "Girls just wanna have fun"? Peggio ancora per il fidanzato dell'epoca, un Robert Downey jr insalsicciato in una giacca a righine da aspirante crocierista. Vien voglia di urlare: smettetela di frugare nel passato di Carrie e di Sarah Jessica e soprattutto nel loro guardaroba.
@boria_a