domenica 30 luglio 2023

MODA & MODI

L'amministratore è trasparente

 

Il caldo torrido ha polverizzato ogni limite e scatenato una voglia di liberarsi che attraversa le generazioni. Se l’estate è sempre la stagione in cui i freni inibitori si allentano e il senso critico si appanna, questa del 2023 con le sue temperature roventi ha sdoganato qualsiasi estremo: si va in giro in pantaloncini e top che hanno dimensioni e consistenze di reggiseno e mutande, in gonne e abiti trasparenti con intimo a vista, in vestitucci stretch che risalgono sulle cosce fino a diventare una sorta di body, costringendo a continui contorsionismi per riportare gli orli a un limite quantomeno urbano.

 




Ore otto di mattina, bar di Trieste in una delle strade della movida. Dietro il banco due giovani donne distribuiscono caffè e maneggiano croissant con appuntite unghie posticce in rosa Barbiecore, entrambe con ombelico a vista, una in succinto pampers di jeans che sottolinea l’incollatura della natica, l’altra in gonna francobollo sulle gambe decorate con scritte e graffiti. Ore venti, ristorante del centro con solida clientela di habitué. Un avventore di mezza età raggiunge il suo tavolo in ciabatte da piscina, polo dalla balneazione prolungata e l’accessorio simbolo dell’estate degli estremi che si toccano: il borsello a bandoliera. L’unico ambito in cui il gender gap è stato del tutto superato è quello della caduta di stile: infradito, bermuda, boxer, canotte, reti, pantaloncini e top da palestra, tessuti tremolanti, inconsistenti e sintetico a volontà, accomunano allegramente donne e uomini, millennial e boomer, uomini delle istituzioni e comuni mortali.

 


 


Solo qualche settimana fa un indomito consigliere regionale sfoggiava all’air show delle Frecce di Lignano una camicia nera, manica lunga, completamente trasparente. L’effetto sottoveste da film del neorealismo permetteva di apprezzare i capezzoli e un misterioso cartellino bianco sottostante, forse un pass, un cerotto, un portacellulare, chissà. Manica lunga e camicia trasparente: che messaggio avrà voluto trasmettere il nostro uomo pubblico con una scelta così peculiare, per ora del giorno, colore del capo, temperatura? Guardate come sono trasgressivo ma decoroso? Oso ma con giudizio?


Pure il crop è diventato fluido. Le magliette corte con ombelico esposto non sono più prerogativa femminile. La voglia impellente di mostrare l’ultima fetta di pancia, non importa quanto allenata, contagia uomini e ragazzi ben al di fuori del perimetro della palestra.

 La body positivity ha i suoi riflessi perversi: più che come sacrosanto diritto di vivere con naturalezza il proprio corpo, senza dover subire giudizi e commenti altrui, viene interpretata come il venir meno di ogni regola, a cominciare da quella basica: amare se stessi. Il che, in molti casi, significa andare controcorrente, coprirsi per valorizzarsi.


Dalla passerella e dalle foto delle riviste alla strada il passo è lungo. Così il vezzo di alcune griffe di sdoganare il bordo “logato” di mutande o collant, che occhieggia fuori da gonne e pantaloni, si interpreta estensivamente. Il sotto si rovescia, diventa sopra. Un popolo seminudo si sposta a qualsiasi ora. E sui centimetri persi non c’è alcuna intenzione di tornare indietro.

lunedì 10 luglio 2023

MODA & MODI

 

Boxer, cambia sesso

la mutanda schierata

 

Getty Images
  

 

Per anni i boxer maschili sono stati al centro di accesi tormentoni estivi sulla loro appartenenza politica, intimo asseritamente prediletto dallo schieramento liberal contro i mutandati conservatori. Nell’era fluida, però, le scelte di campo manichee hanno fatto il loro tempo, sia in politica sia tra i generi. Così i pantaloncini di cotone lasciano il cassetto della biancheria da uomo per infilarsi in quello da donna e diventare un capo femminile a tutti gli effetti. Ma non è solo questione di scambio tra i sessi, ormai una costante perfino un po’ scontata su ogni passerella, dove la parola chiave è trans-indossabile.

 La novità è che i boxer al femminile cambiano funzione, non si portano sotto ma sopra. Se ne vanno in giro su camicie, blazer, top più o meno crop, oppure spuntano da pantaloni cargo, minigonne, si intravedono sotto abiti trasparenti, restando inconfondibilmente biancheria da uomo: elastico in vita, a righe o in tinta unita, un po’ larghi sulla coscia, con la strategica apertura sul davanti schermata, o anche no, da un paio di bottoncini. 


Un po’ di celebrità paparazzate in boxer in giro nelle megalopoli d’oltreoceano, l’impazzimento dei social, Tik Tok in testa, con milioni di visualizzazioni, i brand del lusso che sfornano versioni con logo ben in vista, la fast fashion pronta a rifornire gli espositori subito vuoti dei grandi magazzini con pratiche confezioni famiglia, più pezzi e unisex, ed ecco che l’ennesimo capo intimo è sdoganato ed esce allo scoperto per cominciare una nuova vita urbana.

Dopo il reggiseno diventato top, le mutande di jeans o le culotte di lycra promosse a shorts, le sottovesti riconvertite in vestiti, le canotte riabilitate, il pigiama trasformato in abito da viaggio, dopo che tutto il campionario di intimo femminile è stato esaurito e messo orgogliosamente in mostra, tocca ai boxer maschili scendere in strada come calzoncini femminili da città. Gli esperti di styling, che decifrano per i comuni mortali apparenti insensatezze, suggeriscono la parola “effortless”. Ovvero senza sforzo - nemmeno di immaginazione - e facili, semplici, disinvolti, basta abbinarli con camicia o giacca, con tacchi e una bella borsa (molto “it” bag), per non dare l’impressione di andare in giro in mutande, per di più prese in prestito.


La lingerie in vista, già in auge da molte stagioni, è tendenza esplosa dopo il lockdown, in nome della riconquistata libertà e della voglia di non abbandonare le comodità scoperte nei mesi di confinamento. Le smutandate, quintessenza della tamarraggine metropolitana, è categoria che non esiste più, sostituita da un’allegra body positivity, senza confini di età, davanti alla quale, per non fare shaming di alcun tipo, si arena la più timida delle domande: ma dove vai conciata così? Gli esperti di cui sopra spiegano che i boxer da città sono la nuova frontiera dello street style, una delle scarse tendenze lanciate dalle celebrità facilmente integrabili nel proprio stile quotidiano. 

Quasi quasi rimpiangiamo la vecchia mutanda maschile, fosse pure schierata.