martedì 10 gennaio 2006

MODA & MODI: l'aggiustatina fa spettacolo

Il chirurgo Robert Rey, Doctor 90210

Ieri si mascherava, oggi si sbandiera, o quasi. Fino a non molti anni fa la signora che ricompariva, dopo qualche settimana di assenza sociale, gonfia e vagamente tumefatta, negava fino alla morte l'intervento del lifting. Le zampe di gallina ripianate, le guance lievitate in modo sospetto, la bocca rimodellata, il sorriso più disteso, si attribuivano alla vacanza rigenerante, alla dieta miracolosa, allo yoga salvifico, al personal trainer indovinato. Era più facile imputare il palese cambiamento a un fantomatico amante che alla mano del chirurgo estetico.
Oggi il bisturi fa spettacolo e, soprattutto, non fa più vergogna. Dagli aggiustamenti minimi che imbottiscono, riempiono, attenuano, alle liposculture da cui si esce fasciate come mummie, bluastre e doloranti per settimane, l'«aggiustatina» è materia da salotto. Se ne parla, non solo tra amiche intime, ci si scambiano indirizzi e consigli, si rinnovano le fotografie per palesare zigomi più alti e turgidi, si sfoggia senza infingimenti.
Lo sdoganamento ormai dilaga in televisione. Sul network Sky spopolano gli aitanti chirurghi estetici di Doctor 90210, che abbracciano e sbaciucchiano le tremebonde clienti di Beverly Hills prima di concedersi alle telecamere, sempre col sorriso stampato, mentre stantuffano orribili cannule nella cellulite di pance e coscie. Più reale e radicale è «Extreme makeover», sorta di lotteria del bisturi, di reality show del rifacimento, che consente a fortunati e anonimi vincitori di assicurarsi, dopo settimane di sofferenza, una trasformazione integrale, nuovi fisici e lineamenti accolti con gridolini deliziati dai parenti lasciati all'oscuro.
Impiegati, casalinghe, segretarie della sconfinata provincia americana arrivano in limousine fino a miliardarie cliniche della bellezza, da dove escono dopo aver tirato la faccia, impiantato un nuovo mento, piallato il naso, rifatto e sbiancato i denti, risucchiato il grasso superfluo, cancellato le smagliature, trapiantato i capelli, scolpito il sedere, riconfigurato i fianchi.
Niente ci viene risparmiato. La telecamera li segue, avida, mentre escono dalle sale operatorie completamente imbozzolati, e poi nella dolorosa convalescenza, indugiando sui tamponi sanguinolenti sfilati dalle narici, sulle palpebre attraenti come bistecche, sul seno imprigionato nelle fasciature, sulle cicatrici rossastre che presto lasceranno il posto alla rinnovata epidermide.
Altro che Nip/Tuck, la prima, discussa serie televisiva proposta da Italia 1, dove, al più, si osservava da vicino il campionario delle protesi mammarie. Altro che Platinette e Irene Pivetti, pioniere un po' pruriginose della ricostruzione da piccolo schermo.
Oggi il bisturi trionfa in ogni stadio e dettaglio, cruento ma concupito. La chirurgia estetica o, perlomeno, qualche iniezioncina levigante, sono considerate alla portata di tutti, delle intenzioni se non del portafoglio. Un po' in declino, fortunatamente, il pompaggio delle labbra, al quale ha ceduto anche la deliziosa, eterna fidanzatina del cinema Meg Ryan, guadagnandone un sorriso espressivo come quello di un Muppet. E poi anche i baciatori più solerti testimoniano: la loro freddezza è scoraggiante.
@boria_a

Meg Ryan nel 2006: è già cominciata la trasformazione... (National Magazine Awards)

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