mercoledì 3 luglio 2019

MODA & MODI

Saldi intelligenti, o slow

Saldi e canicola, binomio nefando. Il caldo di questi giorni annebbia il giudizio dei valorosi che sfidano il termometro per lanciarsi nella maratona fisica, preferendola a quella più comoda, discreta e asettica della rete. Vogliono provare e toccare con mano e per farlo sono disposti a boccheggiare e a rischiare l’acquisto incauto, sotto la pressione del termometro.

Questo è l’unico inconveniente della tornata di svendite, visto che le previsioni degli osservatori del mercato non sono troppo ottimiste. La sfiducia nel presente e nel futuro, dicono, frena i consumi, abbassa il budget, quindi scongiura le resse. Ma è davvero solo questo?

Online, i siti dei magazine ripetono tutti gli stessi elenchi di pezzi imperdibili, di cui non privarsi, approfittando degli sconti. Ma i suggerimenti sono asfittici, restando in tema meteo. E i compratori, anche senza tirare in ballo Greta e la moda sostenibile, meno forzati dell’occasione a tutti i costi e più sensibili a comprare al prezzo giusto un capo o un accessorio di qualità.

Un paio di scarpe gialle? Colore di stagione, il prossimo anno saranno datate. Il vestito all’uncinetto? Chi non se l’è fatto in casa può prescinderne, non c’è traccia di altro crochet nell’immediato futuro. E così per la serie di ciabattine di paglia rimaste invendute, per il vestitino a fiori (ma davvero non ne abbiamo almeno uno nell’armadio?), per paillettes, frange, balze, piume e tutti i revival anni Novanta o Settanta che resuscitano.
 

Gli in e gli out, questi sì, sono sempre meno di moda, il guardaroba si rinnova reinventando, non più per accumulazione al ribasso. Tempo di saldi slow, intelligenti come i cartellini.

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