lunedì 12 giugno 2023

MODA & MODI

Principesse a buon mercato

 

Benvenuta principessa Rajwa, appena andata in sposa a Hussein, erede al trono di Giordania. Ufficialmente ora entra anche lei nelle interminabile galleria delle signore di sangue blu, per nascita o matrimonio, che nei siti delle riviste di moda ci spiegano in tempo letteralmente “reale” come vestirci e accessoriarci. Ce la farà a eguagliare la suocera Rania, regina dal glamour ineffabile, che unendo in magica armonia oriente e occidente arriva là dove mai nessuna diplomazia? Per il momento ha sfidato sul suo stesso terreno un’altra regina in attesa, la borghese Kate Middleton: Rajwa si è infilata in un bel tailleur fucsia di Zara al forum organizzato dalla fondazione del marito ed è riuscita a eclissare col suo completo popolare le alate parole politiche di Hussein. Trema Kate, campionessa nel far diventare oggetti del desiderio straccetti da grande magazzino, riciclatrice seriale di orecchini cheap, che i magazine moltiplicano all’infinito nelle pagine online, spingendoci a spremere la principessa che è in noi.

 

Rajwa di Giordania in tailleur Zara (Instagram.com)

 

 

Kate Middleton nel blazer di Zara (Getty Images)

 

Regine e aspiranti tali infestano i siti, ormai più influencer delle influencer, al punto da far apparire un’infiltrata l’onnipresente Ferragni. Non si apre pagina senza che una consorteria di reali non compaia a illustrarci come tirar fuori il meglio da un capo alla nostra portata, che su di loro acquista naturalmente una diversa allure. La gonna midi a fiori sul corpo palestrato di Letizia, futura regina di Spagna, indossata a Granada per la giornata delle forze armate, viene presentata come il pezzo di cui quest’estate non possiamo fare a meno, l’acquisto “furbo” per qualsiasi occasione, formale o relax. Il vestitino corto di jeans della principessa Beatrice di York, figlia di Sarah e Andrea, anche lei emersa come ispiratrice dalla sconfinata genealogia dei Windsor, non può che essere un inno alla libertà, mentre sono un perfetto esempio di slow fashion (che poi è il soft power del guardaroba) le microfantasie della discretissima duchessa Sophie, la preferita di re Carlo e moglie di suo fratello minore Edoardo. Si affacciano alla rete anche le più defilate nordiche, come la futura regina di Svezia Vittoria, che ha presenziato alle nozze di Rajwa e Hussein con un abito lungo e floreale.

 

Vittoria, futura regina di Svezia col consorte (Getty Images)





 

 

Letizia Ortiz, regina consorte di Spagna, gonna José Hidalgo (Getty)

 

 Principesse e dintorni generano engagement, ovvero fedeltà, commenti, condivisioni. Catalizzatrici di traffico, ogni volta che clicchiamo quei visi immacolati, o i contenitori dedicati alle real vicende, schizza l’hype e s’impennano gli acquisti (facilitati da opportuni link sottostanti che se non proprio lo stesso propongono pezzi molto molto simili). Le principesse fanno vendere, insomma.

 Ma, allora, siamo noi il problema, che ingrossiamo le fila dei follower senza distinzione tra Gen Z e boomer? Spiegano gli esperti: in tempi incerti, la favola a portata di mano non ci rassicura, però ci rasserena. Sappiamo benissimo che Kate si infila il blazer a quadretti di Zara tra una tiara e l’altra e in favor di fotografo, ma una parte di noi si gratifica con quel capo che ci fa entrare nel suo mondo senza troppi sacrifici. La principessa (con l'armadio) del popolo è come la crema antirughe: non esiste, ma la compriamo. A proposito: la futura regina d’Inghilterra ha pure il suo botulino naturale. Low cost, of course. 

 

Beatrice di York e il marito Edoardo Mapelli Mozzi. Lei abito River Island e bomber H&M (Ipa)

 

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