martedì 6 marzo 2007

MODA & MODI

La scoperta della nuca scoperta

Dior, collezione primavera-estate 2007

L'inserto «Style» del New York Times che titola «La moda italiana al tempo della volgarità», suscitando una selva di reazioni piccate. La pubblicità di Dolce & Gabbana, con la foto di una donna immobilizzata da un maschio seminudo sotto gli occhi di altri quattro, bandita dalla Spagna di Zapatero e finita sul tavolo del ministro Pollastrini in Italia, con il duo che si difende appellandosi alla libertà dell'arte (e suggerendo di «chiudere i musei»...). King Giorgio, Armani, che mette alla porta una giornalista di moda, l'autorevolissima commentatrice del New York Times, Cathy Horyn (era ospite a Trieste, l'anno scorso, nella giuria del concorso ITS), colpevole di aver fatto il suo mestiere, ossia criticato un paio di pantaloni.
Che succede? La moda, di questi tempi, sembra far notizia solo per nervosismi, cadute di stile, immagini violente, autocompiacimento e autoreferenzialità. E allora, nella selva dei lanci di agenzia che arrivano dalle capitali fashion, risolleva vedere quale parte del corpo alcuni stilisti hanno scoperto, valorizzato e mostrato nelle giornate parigine: la nuca. Raffinato rituale orientale che diventa moda, perdendo qualsiasi connotato di sottomissione e puntando piuttosto sul piacere di offrire allo sguardo un punto segreto. Ma già Balzac e il marchese de Sade subivano la seduzione di una «nuca delicata e bianca come il latte», spazio che congiunge la testa e il corpo, la ragione e la carne, un luogo vitale e fatale.
La lascia intravedere John Galliano, reduce da un viaggio in Giappone, che per i sessant'anni di Christian Dior ha mandato in passerella signore in tailleur dai motivi origami, con raffinate pettinature a chignon. La espone Karl Lagerfeld, l'anima di Chanel, infilando in miniabiti le sue donne, sottili ed eleganti dalle gambe all'attaccatura della testa. Piace anche al sulfureo Gaultier, e a Lacroix, che per indirizzarvi lo sguardo propone modelle col carrè corto, alla Louise Brooks.
Scollature castigate davanti e aperte sulla schiena e acconciature raccolte, disvelano una parte del corpo solitamente ignorata o nascosta dai capelli. E' l'invito a una sensualità discreta, mai esplicita. A recuperare raffinatezza, postura, silenzio, eleganza.
Scrive Liza Dalby in «Kimono» (Vintage-Random House) che la nuca era uno dei segreti del potere sensuale delle geishe, educate al portamento altero, con la curva del collo protesa in avanti in atteggiamento di offerta.
L'antropologa Liza Dalby, prima occidentale che ha studiato da geisha
E Jacques Cotin, studioso francese dell'erotismo giapponese, spiega come nelle stampe del XVIII secolo l'erotismo delle cortigiane si esprimesse nell'eleganza della nuca china, metafora estetica che mette la donna a nudo. Secondo Agnes Giard, specialista del Giappone e autrice de «L'imaginaire erotique au Japon», per essere considerata come una zona erogena la parte dietro al collo deve essere ricoperta di cipria bianca e decorata con un disegno elaborato, a indicare una certa maturità ed esperienza della geisha.
Anche all'alta moda romana molte le acconciature a nodi e fiocchi e gli chignon minimali e scolpiti per decorare la nuca ed enfatizzare la dolcezza del tulle o i giochi di pizzi delle camicette: Raffaella Curiel sceglie di pettinare le sue modelle con ciocche lavorate e puntate a coroncina per coprire il nido di capelli del postiche, lasciando scoperta tutta la lunghezza del collo, Renato Balestra preferisce carrè sbarazzini, con ciocche a virgola sulle guance.
Tra le star già avvistate a nuca scoperta, Gwyneth Paltrow alla cerimonia degli Oscar, avvolta in un abito pesca di Zac Posen, con i lunghi capelli biondi pettinati tutti da una parte.
Gwyneth Paltrow alla cerimonia degli Oscar
La Hunziker a Sanremo. E Victoria Beckham che, per giurare amore eterno a David si è fatta tatuare un versetto biblico lungo la curva della nuca, «io sono al mio amato, il mio amato è a me».
twitter@boria_a

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