martedì 24 luglio 2007

MODA & MODI

Men with bag

Giorgio Armani, autunno-inverno 2007

Quando un uomo si trova a dover «trasportare» qualcosa, quando cioè non riesce a consegnare tutti i suoi piccoli ammenicoli quotidiani alla rispettiva accompagnatrice - pregandola di «potresti tenermi questo nella borsa??» e di solito si tratta di quel chiletto di ferraglia - dà luogo ad alcune delle più fastidiose tipologie che ancora si avvistano in giro. Perché il «trasportare» equivale di solito al «mettersi addosso», non importa se l'operazione finisce per creare inquietanti propaggini e bitorzoli che spuntano all'altezza di tasche e giro vita.

La prima tipologia, pare fortunatamente in via di estinzione, è l'uomo col cellulare attaccato alla cintura e custodito in quelle respingenti bustine plasticate. Quando il suddetto telefonino suona o vibra, ecco che il nostro, con suprema stupefazione, si scosta la giacca (ma ci sono anche quelli che lo tengono «a vista») «sbottona» la custodia, armeggia per completare l'estrazione e finalmente, dopo quel buon minuto di piacevole esecuzione di suoneria polifonica (da Mozart all'inno di Forza Italia), risponde alla chiamata.


La seconda tipologia è quella dell'uomo-moschettone, che appende una bella manciata di chiavi (chiavi di che, esaurita la sequenza casa-garage-scrivania dell'ufficio? boh) alla cintura dei pantaloni e poi la sistema nella tasca posteriore o anteriore, salvo prodursi in imbarazzanti contorcimenti quando deve sedersi o appoggiarsi da qualche parte.


La terza è duplice: il vecchio estimatore del borsello a mano o a tracolla, razza in via di fisiologica decimazione, il ragazzo con lo zainetto, di solito prossimo ai cinquanta e a caccia di conferme, il palestrato con il tascapane a tracolla che sfreccia su due ruote verso il mare con dentro Men's Health. Dal prossimo inverno, ci dicono gli stilisti, cambierà tutto. L'uomo alla moda avrà la «sua» bella borsetta, una specie di enorme shopping bag in materiali spiritosi, tipo plastica o corda, e naturalmente supergriffata. Piacevole veder sfilare in passerella disinvolti maschioni in pantaloni attillati e polo di cashmere che fanno ondeggiare vezzose sportine vuotissime, fingendo talvolta di frugarvi alla ricerca dell'unico oggetto contenuto: l'iPod.


Prevedibile che il nuovo accessorio non abbia il ben che minimo effetto pratico, salvo stuzzicare quei tamarri da copertina che, insieme alle catene dorate, al tatuaggio sul bicipite, al mocassino tutto-logo, si doteranno anche della maxi-borsa con cui trotterellare all'happy hour.
twitter@boria_a

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