martedì 2 dicembre 2008

MODA & MODI: tutte aspiranti Jackie

Quale first lady detterà legge in materia di stile nei prossimi mesi? Sarà la premiere dame di Francia, Carlà Bruni Sarkozy, o il suo primato verrà polverizzato dalla nuova stella fashionista, Michelle Obama, le cui scelte dividono il popolo dei blogger e fanno titolo sui giornali? Il match a distanza appassiona il settimanale francese «Le Nouvel Observateur», che non si nasconde come la splendida Carla abbia finalmente trovato pane per i suoi denti. Troppo facile il gioco contro la principessa consorte d'Inghilterra, la goffa Camilla, che accanto all'ex top model, per quanto in grigio e monacalmente bon ton come nell'ultima visita ufficiale nel Regno Unito, sembra sempre la governante vestita da domenica. E troppo scontata la vittoria anche contro le altre signore osservate speciali dai media, la garrula Hillary Clinton, tanto pastellosa, la maestrina perversa Sarah Palin (che pare la versione corn flakes della Gelmini), con quei tailleur griffatissimi e noiosi, l'uscente e severa Condoleezza, mai un guizzo, le signore italiane, squalificate già al nastro di partenza, così labbrute, liftate, fasciate, esposte.

Carlà e Camilla: confronto impietoso
Il prossimo grande appuntamento fra Carla e Michelle sarà il 20 gennaio 2009, giorno dell'investitura di Barack Obama alla presidenza americana. Michelle finora non ha sbagliato un colpo: ciclamino per l'accettazione della candidatura dei democratici da parte del marito, un diavolesco rosso e nero per la notte della vittoria e, in mezzo, tutta una serie di soluzioni, certamente suggeritele con intelligenza, che vanno dal vestituccio del grande magazzino, in sintonia con la recessione internazionale, allo stilista emergente, alla firma di nicchia, misurata ma comunque trasgressiva. Carla, quando ancora all'orizzonte non si profilava nessuna rivale di stile, ha esordito subito con un colpo da maestra: quella lunga guaina da sera color prugna con cui ha fatto sapere al mondo che non gliene importa nulla delle superstizioni e dei luoghi comuni, costringendo la stessa Michelle a seguirla su questa strada. Modello di entrambe, secondo «Le Nouvel Observateur», è Jackie Kennedy, come entrambe hanno deciso di indossare prevalentemente il «made in» dei rispettivi paesi. Michelle preferisce Maria Pinto, stilista di Chicago (quella dell'abito ciclamino sbracciato e con cintura nera in vita), il tailandese Thakoon Panichgul e Narciso Rodriguez, autore del modello nero e rosso della vittoria. Carlà, da quando ha deciso di essere francese fino in fondo, veste solo Dior o Hermes. La first lady ama lo stile colorato e casual chic, mentre la premiere dame ha un'eleganza più classica e raccolta e predilige i grigi, il blu, le nuance del viola. Scarpe basse per tutte e due: l'una per non far sfigurare troppo Nicolas, l'altra perchè con un metro
e 82 centimetri distribuito su un fisico da giocatrice di basket non ha bisogno di aggiungersi altro. Portamento? La rivista francese boccia Carlà, «troppo posata», e promuove la dinamica Michelle, perchè tutto in lei dice «sì, si può». E per quanto riguarda il marito? In attesa di capire chi imiteremo su borse, scarpe e make-up, in fatto di uomini il settimanale della sinistra francese dà l'americana in vantaggio: l'atletico Obama straccia il nanetto Nicolas.
@boria_a
Michelle Obama in Narciso Rodriguez con Jill Biden, moglie del vicepresidente Usa Joe

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