sabato 1 dicembre 2012

MODA & MODI

Heidi in "boudique" per un Natale piccante
La lampada di Matteo Cibic

Un cofanetto di inchiostro al cioccolato per scrivere sul corpo. Una mascherina da notte rosso torbido, bordata di pizzo. Manette e collarini in raso, frustini da portare al collo come bijoux, lingerie percorsa da lacci, stringhe, cristalli. L'erotismo esce dai circuiti per iniziati e conquista i negozi. Anche le librerie, con collane come "Pizzo nero", hard per signore raccontato da signore, e gli spazi d'arredamento, dove l'apparentemente innocua lampada di Matteo Cibic nasconde un sex-toy, o la molto più allusiva "Pin up" di AnAtomic Factory promette momenti di passione sotto un paralume allacciato come un bustier. Se nelle "boudique", incrocio tra boutique e boudoir, una volta entravano solo le professioniste del settore o maschi alla ricerca di stimoli nuovi per compagne annoiate, oggi il sesso vende, vende alla luce del sole e attraversa tutte le fasce d'età. Fino all'ottuagenaria Gloria Vanderbilt che, cogliendo con scaltrezza il pepe del momento, ha dato alle stampe il suo romanzo piccante "Ossessione".
Ero-Natale, dunque? I sessuologi lo dicono da tempo: la troppa carne esposta, sui giornali e sugli schermi, ha deviato i consumi verso  sollecitazioni più sottili, più ricercate, dall'abbigliamento alla cosmesi, dall'oggettistica all'arredo. E se le ragazzine entrano nelle catene di
intimo a poco prezzo per scoprire coordinati trasparenti, sottovesti e balconcini sintetici, e rassicurarsi così sulle proprie capacità seduttive, le donne negli "anta", esaurita e assimilata la stagione femminista, non hanno più paura di abbandonarsi a fantasie e desideri prima soffocati. Prendiamo i copri-capezzoli, quegli oggettini fetish che le commesse del negozio precursore nel genere, Agent Provocateur, custodivano su cuscini di velluto insieme a manette, collari borchiati, frustini e altri ammenicoli sado.
Agent Provocateur 2009-2010 (fonte PourFemme)
Ora molti negozi di lingerie di lusso li espongono tra giarrettiere e culotte, come un piacevole e leggero divertissement, una promessa di piacere rarefatta e imprevedibile piuttosto che torrida.
In Inghilterra le definiscono "Heidi", highly educated, independent, degree-carrying individuals, ovvero donne realizzate, laureate, indipendenti, che sanno divertirsi in modo disinibito. Le clienti ideali del nuovo erotismo diffuso.
Se ne sono accorte da tempo le passerelle, dove ticchettano sandali in pizzo con fiocchi di velluto, tronchetti punteggiati di cristalli, caviglie imbrigliate in lacci e fasce e, sotto i trench da film noir, spuntano négligé, autoreggenti incrostate di decorazioni e culotte da accompagnare a una giacca. Il segreto? Un diavoletto ludico che vivifica tutto il trend. Sesso matto e molto "da" e "per" ridere. In fondo, ci vuole una bella dose di (auto)ironia per stendersi sul divano a forma di figura femminile, con gli occhi coperti da una maschera di velo e addosso non più le due leggendarie gocce di Chanel n.5 ma un pizzico di "O", nuovo prodotto di punta della linea Durex, un gel stimolante solo per lei.
twitter@boria_a
Pin up di AnAtomic Factory

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