martedì 16 aprile 2013

MODA & MODI

Studiocinque di Trieste firma gli abiti di carta

Abito di carta Studiocinque per il Salone del Mobile

Abiti e accessori della recessione o quintessenza dello spreco? La materia è la stessa, la loro natura duplice: non prosciugano il budget, però sono sfrontatamente esigenti quanto a ore di lavoro e impegno, come si addice ai prodotti di pura sartoria.
Una collezione di carta. E non nel senso che occupa intere riviste con la pubblicità, sembrandoci già vecchia non appena indossata in carne e ossa, ma proprio "fatta" tutta di carta. Che costa poco, è facilmente reperibile e offre una gamma di consistenze in grado di "piegarsi" o attorcigliarsi per diventare gonne, vestiti, borsette, spille e collane, perfino un abito da sposa, con fiori e una montagna di increspature, come vuole il più tradizionale contorno della cerimonia.


Sartine di carta, per autodefinizione, sono le triestine Ines Paola Fontana e RobertaDebernardi di Studiocinque e altro (www.studiocinqueealtro.com), che al Salone del mobile di Milano hanno portato la loro vena creativa, inesauribilmente esercitata intorno alla filosofia del riciclo ironico.


Carta da pacchi e carta da parati, velina e cartoncino sono la materia prima povera della collezione. E non c'è un solo foglio arrangiato intorno a un manichino per suggerire a spanne l'idea del vestito, ma tutti i pezzi sono costruiti sartorialmente in modo da essere esposti su una stampella, quindi con le misure, gli equilibri e il taglio richiesti dalla stoffa. Carta e tessuto "cadono" allo stesso modo, a uno sguardo veloce perfino ingannano.


Quattro-cinque ore di lavoro e ci sigilliamo in un bustino nero e una cascata di simil-trucioli, in un vestito con un ventaglio di plissè, in una gonna a corolla anni '50. Gli accessori, che Ines Paola e Roberta pensano di inserire nella collezione "Studiocinque", sono collane e bracciali ispirati alla tecnica dell'origami o grandi fiori dai petali sovrapposti, flower power antidepressivo. Le pochette hanno un gusto orientale, com'è nel dna delle due designer, e le quasi-birkin strizzano l'occhio all'originale pitonata. Vestiti e borse che durano una sola sera, così delicati da temere una goccia di pioggia: non c'è griffe esclusiva che si spinga a tanto. Moda alla carta.

twitter@boria_a

Design di carta: studiocinque e altro

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