giovedì 9 febbraio 2023

MODA & MODI

 Il perizoma di ritorno, relitto

degli anni Duemila

 

 

Dua Lipa a Tulum


 

La Generazione Z lo scopre in passerella, uno dei tanti pezzi riesumati dalla confusione dai Duemila, gli anni che oggi chiamiamo come una formuletta miracolosa, Y2K. E siccome siamo nei dintorni di Sanremo, ecco la sua testimonial più dirompente, anno della vigilia del giro Millennio, 1999. Anna Oxa vince “Senza pietà” sfoggiando una canottiera nera crop, pantaloni luccicanti a vita bassa e l’oggetto dello scandalo e di fiumi di dissertazioni successive: il perizoma nero, con le sue stringhe laterali appese al bacino scolpito. Il tutto era firmato Tom Ford per Gucci, uno dei brand che, secondo le analisi di Lyst, oggi è in cima ai desideri dei più giovani.

L’intimo più controverso, torna dunque a far parlare di sè, anche se non è mai caduto definitivamente in disgrazia, nemmeno nelle palestre. Damiano dei Maneskin quest’estate l’ha esibito trionfando agli Mtv Video Music Awards con un sedere di marmo incorniciato dal triangolo di vernice nera. Christian De Sica ha rilanciato per celia: è sua la primogenitura sullo schermo, evocando la scena di “Compagni di scuola” di Verdone in cui Tony Brando, il cantante fallito che interpretava, resta in slip neri e generosa porzione di natiche a vista, per la verità più mutanda modello brasiliano che perizoma. Un’altra star della musica come Elodie rafforza la tendenza: quest’estate il trailer di lancio della hit “Tribale” proponeva il suo fondoschiena, fuoriuscito dai pantaloni a vita bassa, con perizoma-gioiello effetto tatuaggio tribale, proprio com’era in voga negli anni Duemila.
 

Senza andare troppo indietro, perché le origini dello slippino si perdono nella notte dei tempi, nè scomodare un’affezionata fruitrice come la Cher degli anni Ottanta e Novanta, concentriamoci sull’ultima decade del primo Millennio. Nel ’93 Alexander McQueen lancia i pantaloni a vita bassa, ispirati al “builder’s bum”, il fondoschiena del muratore, ovvero indossati a filo sedere. Nel 1997 Jean-Paul Gaultier manda in passerella la mutanda fuori dai pantaloni, poi Tom Ford per Gucci trasforma i bordi in striscioline che marchiano la pelle nuda tra gonna e top, suggerendo lo slip sottostante. Le celeb del momento, Britney Spears, Christina Aguilera e l’ubiqua Paris Hilton abbracciano la tendenza smutandata, ma è Gillian Anderson, star della serie tv X-Files nei panni dell’impenetrabile agente Scully, a dare una scossa al parterre del party di Vanity Fair post Oscar 2001, con un lungo abito nero monacalissimo sul davanti e aperto sulla schiena, al centro della quale svetta l’alto perizoma.

 

Gillian Anderson (Getty)


 

Con la vita bassa di nuovo in auge e i pantaloni cargo che ritornano di prepotenza, la tentazione dell’intimo a vista è nell’aria. Bella Hadid in passerella per Versace mostra un perizoma col logo della Medusa ai fianchi, altri brand piazzano il nome in cima al nonnulla che poi sprofonda nelle natiche. E mentre la pop star Dua Lipa in vacanza a Tulum (foto) o in jeans taglio muratore per le strade di New York si immortala in tanga per i social, le ricerche del pezzo su Lyst s’impennano.

Ritornerà a Sanremo 2023 quasi un quarto di secolo dopo, ormai derubricato da armamentario di seduzione a pezzo gender fluid? Logo e sedere in vista: c’è il binomio perfetto per conquistare la Generazione Z, la provocazione, quella sì, è ormai fuori moda.

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