lunedì 16 ottobre 2023

MODA & MODI

 Il potere dell'anonimo golfino Miu Miu

 

L'attrice Mia Goth apre a Parigi la sfilata F/W 2023 di Miu Miu

 

 Può un piccolo cardigan girocollo appoggiato alla vita, morbido ma non striminzito, diventare l’oggetto del desiderio di questo inizio d’autunno 2023? Un cashmirino tinta unita, grigio, lilla, cipria, con una fila di bottoni, infilato nella gonna e portato con la borsetta nell’incavo del braccio, a disegnare una figura tutta discrezione ed eleganza soffusa?


Può, eccome, secondo gli analisti, che valutano l’impatto sui consumatori di una quarantina di brand del lusso, incrociando ricerche online, presenze sui social media e traffico nel web. In base alla rilevazione dei dati del Brand Leading indicator di BofA, la Bank of America, per il secondo semestre consecutivo, Miu Miu, che firma il modesto golfetto da cui siamo partiti, è al primo posto nei desideri del mercato. Il pezzo-icona ha trascinato un’impennata di vendite per il marchio, estesa alla prima linea Prada, ma anche generato una febbre online, dove i cardigan, di qualsiasi tipo, siano essi fast o quiet fashion, sono compulsivamente cliccati nell’e-commerce (più 45% dice il termometro trimestrale di Lyst, che monitora prodotti e desideri dei consumatori).Si cerca il succedaneo che più si avvicina all’originale, venduto alla bellezza di 1250 euro.


La domanda è scontata: come può il golf più anonimo delle passerelle accendere cotanta brama? In realtà quello che sembra un modesto capetto, quintessenza del guardaroba altoborghese della signora Miuccia, è un geniale concentrato di tutte le aspirazioni e le contraddizioni che animano la moda del post-pandemia. È perfetto per il lusso sottotraccia, la tendenza della stagione: stile discreto, mai gridato, capi duraturi che non cavalcano l’hype del momento, tinta unita, da abbinare facilmente, un insieme che trasmette l’idea del classico impeccabile e affidabile. Al polo opposto dell’eleganza senza tempo, c’è la logopatia, tutt’altro che scomparsa, come testimonia la sfilza di accessori, felpe, maglioni, cappelli - originali o tarocchi - dal marchio esasperato. In molte borse di alta gamma il brand è di nuovo sbattuto in faccia, a segnare con enfasi un’appartenenza.


Il golfino Miu Miu abbraccia anche questa aspirazione e colloca il suo logo in alto a sinistra, in nero, firma inequivocabile, il segno della differenza e della distanza dalle imitazioni.

E il guizzo? Quella proposta birichina capace di attirare, dopo la signora bon ton, il tiktoker aspirante influencer? La risposta sfila in passerella, col versatile golfetto appoggiato alla gonna longuette per una soluzione più formale, o infilato dentro i collant trasparenti che spuntano fuori dal bordo della gonna, con altro logo bene in vista, per la proposta giovane e provocatoria. O, agli estremi, eccolo abbinato a un paio di mutande da passeggio, lisce o paillettate, dello stesso brand.


Nei grandi magazzini e online si sprecano le imitazioni. Il golfino, materiali a parte, è di semplicissima riproducibilità. Sta qui il suo potere: gratificare chi si permette l’autentico come chi si accontenta di vestire “alla maniera di”.

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