lunedì 10 giugno 2024

MODA & MODI

Loro portavano le scarpe da tennis

 

 

Può un paio di scarpe da ginnastica influenzare il destino di un uomo politico? O permettere a un tycoon multimiliardario di mettersi sotto i piedi codici e convenzioni? Sembra proprio di sì, a giudicare dai titoli che autorevoli quotidiani internazionali, nonchè siti e riviste, hanno dedicato negli ultimi tempi alle estremità “sportive” di alcuni uomini di potere. Ricordate l’affaire-Samba, protagonista il primo ministro inglese Rishi Sunak, presentatosi nell’aprile scorso a un’intervista a Downing Street in camicia bianca, pantaloni scuri e i piedi calzati nel celebre modello Adidas, che dal 2022, merito di collaborazioni fortunate, versatilità, prezzo contenuto, estetica vintage, vive un momento di popolarità esplosiva, con ricerche su Tik Tok volate oltre 1,7 miliardi e aumento su Google del 300%?

 

Rishi Sunak

 

Le Samba sospettosamente immacolate di Sunak non ne hanno frenato la caduta libera nei sondaggi e nel gradimento degli stessi conservatori, ottenendo l’effetto opposto a quello di apparire un british disinvolto e alla moda, soprattutto parlando di politica fiscale. La comunità dei fan del modello gli si è rivoltata contro, costringendolo a pubbliche scuse alla radio, mentre Telegraph, New York Times, GC e Guardian hanno trattato la faccenda molto seriamente, quest’ultimo con un epitaffio per il premier: “le Adidas Samba erano le scarpe più cool della stagione finché Sunak se n’è preso un paio”.


Per le ginniche non va meglio oltreoceano. Donald Trump ha appena lanciato la sua capsule, approfittando della Sneaker Con di Philadelphia, raduno dedicato alle calzature sportive, giusto a pochi giorni dalla sua condanna per frode finanziaria (454 milioni di dollari). Non per nulla il modello di punta, edizione limitata in mille esemplari già esauriti in prevendita, si chiama Never Surrender High top, la scarpa di chi non si arrende: 399 dollari, un incrocio tra le Converse All Star e le Air Jordan 1, in pelle dorata, con la bandiera americana e la T, viene definita ”audace, dorata e resistente”, se non come l’ispiratore certamente come la sua chioma.

 

Donald Trump

 

 

Le critiche hanno investito prima il presidente della convention, finanziatore di Trump secondo la stampa, poi l’ex presidente Usa, il n. 45, come stampato su un altro modello di sue scarpe, le più proletarie Potus, per aver fatto nient’altro che propaganda elettorale sotto le spoglie poco credibili di testimonial.


Ultime sneaker divisive sono quelle indossate dal multimiliardario Rupert Murdoch, squalo dell’informazione, 93 anni, per convolare al quinto matrimonio con la biologa molecolare Elena Zhukova, ex suocera di Abramovic, nella sua tenuta agricola in stile toscano a Bel Air. Completo scuro, pochette bianca nel taschino, cravatta caffelatte e ai piedi scarpe da ginnastica nere con una supermolleggiata suola bianca, che gli esperti hanno individuato essere firmate Hoka, le stesse che usa il presidente Biden.

Alcuni hanno giustificato la scelta di Murdoch con l’età avanzata e la necessità di non stramazzare sull’erba davanti alla signora, di 26 anni più giovane, in formale abito bianco e tacchi a spillo, altri, come Guy Trebay, fashion editor del New York Times, hanno parlato di “strafottenza rispetto alle convenzioni sociali”, mentre per Eugene Rabkin della rivista StyleZeitgeist “le sneaker con giacca e cravatta sono orrende”.

 

Rupert Murdoch ed Elena Zhukova

 


Il severo Financial Times l’ha scritto in tempi non sospetti: “Un politico va giudicato anche per quello che si mette ai piedi”. Era l’inizio degli anni Duemila e all’epoca si dissertava sulle polacchine radical-chic del segretario di Rifondazione comunista, Fausto Bertinotti.

Altre scarpe, altro passo.
 

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