lunedì 5 agosto 2024

 MODA & MODI

 Che brat quel verde

 


 

 

Farà bene il verde brat a Kamala Harris, la candidata democratica che sfiderà Trump alle presidenziali americane? Se vi state interrogando su che sfumatura sia il brat green, per la Gen Z non siete altro che cringe, in sostanza “inadeguati”, una sotto categoria del boomer. È il verde che campeggia sull’omonimo album della cantante pop britannica Charli XCX, dal titolo omonimo: un verde acido, irritante, disturbante, con una punta di giallo, il verde da ragazzacce che vogliono sovvertire le regole, scocciare e scuotere le convenzioni, essere anche brutte e fastidiose, pungolare, al contrario della perfettina e leccata Taylor Swift con tutti i suoi fan legati dai braccialetti dell’amicizia. Il verde brat è infido come quel campo unico sulla copertina del disco, dove è stampigliato il titolo volutamente sfocato, brat, appunto, termine diventato categoria di un’opposizione alle regole che rifiuta ogni categorizzazione.

Verde tossico, che può far male. Niente di nuovo, insomma, perché il verde, per secoli, ha avuto una connotazione sinistra. “Kamala is brat” ha lanciato Charlie XCX su X - il social di Elon Musk sostenitore di Trump - e immediatamente i profili della vice presidente americana hanno reagito, assorbendo colore e logo e gongolando per l’endorsement che fa breccia nelle giovani generazioni. Difficile immaginare Kamala, congelata nei suoi tailleur pantaloni maschili da consiglio di amministrazione, nelle giacche dalle spalle forti così corporate, farsi galvanizzare e spiazzare da un colore che irrompe nella palette scontata della donna di potere: il blu del suo partito, il bianco delle lotte femminili, il nero della stabilità istituzionale.

Quando Kamala ha indossato il viola per la cerimonia dell’insediamento - caricando su quel cappottone imponente il senso dell’unione nazionale, blu più rosso, democratici e repubblicani, l’omaggio alla prima donna nera eletta al Congresso, Shirley Chisholm, che amava il viola, e tutti i contenuti antirazzisti del film “Il colore viola” di Spielberg - ha esagerato nella simbologia e nei significati impliciti, lasciando l’impressione di un colore sopra le righe. Il power dressing, che lega moda e politica, ha equilibri sottili.


Intanto, ringalluzzito dall’ondata di popolarità delle ultime settimane, il verde brat spunta nelle vetrine degli agonizzanti saldi di stagione: qua e là una gonna, una camicia, un accessorio. Testimonial d’eccellenza Miuccia Prada, che da sempre privilegia un verde anticonvenzionale, piu virato sul lime, portandola in versione total anche all’evento degli eventi, il Met gala nel 2018 e 2023.

 

Miuccia Prada, Met gala 2018 ph. REX/Shutterstock

 

 È dal 1996 che la signora dell’ugly chic maneggia con disinvoltura il verde, abbinandolo al marrone, come nelle piastrelle e negli arredi anni Cinquanta, in una combinazione poco commerciale e proprio per questo spiazzante, come il brat di oggi. Vale dunque la pena comprare un pezzo di questo colore? Ha diluito e poi spazzato via il rosa Barbie, col suo coccoloso buonismo, è diventato il colore intruso di questa mezza estate. Dove una staffilata cromatica ci vuole. Non solo per la candidata.

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