martedì 22 aprile 2008

MODA & MODI: il seno perde quota

Confesso. Guardando l'aitante dottor Rey, il chirurgo estetico brasiliano che ogni sera su Sky rimpolpa e risucchia senza apparente spargimento di sangue, ho provato il brivido della tentazione: il seno perfetto. Anzi, perfettamente rifatto, quello appunto che esce dalle mani mediatiche del dottor Rey, senza quella inequivocabile fissità che resiste perfino ai forsennati saltelli sullo step. Morbido, naturale, vibrante. Un sogno. Che, spulciando tra le ultime tendenze, scopro essere del tutto fuori moda.
L'estate 2008, informano i cacciatori di tendenze, sarà all'insegna del «no seno». L'osservatorio World Wide Trend promosso dallo stilista Alviero Martini si è preso la briga di intervistare cinquecento uomini, tra i venticinque e i quarantacinque anni, il 45% dei quali dichiara di sentirsi catturato dalla classe e dall'eleganza della donna, mentre scende in picchiata l'apprezzamento per le mise ad alto tasso erotico.
Scollature a vista, strizzature, vitini, décolleté naturali o posticci, sono in caduta libera. Secondo il sondaggio, tre uomini su quattro ammettono di preferire la seduzione che passa attraverso l'effetto «vedo-non vedo», piuttosto che l'esibizione esplicita di forme generose. Altri dati suggeriscono il ribaltamento di inveterati luoghi comuni: il 23% del campione sceglie un look sexy ma mai volgare e un robusto 12% è colpito dai particolari e dagli accessori.
Sembra quasi che Martini sia andato a cercarseli uno per uno questi cinquecento così «gender correct» da sembrare un po' sospetti. E che, oibò, dicono che i primi elementi a catturarli in una donna sono il viso, gli occhi e il sorriso (un bel 36%), seguito dalle mani. Il gioco di sguardi batte il silicone nel primo approccio sia per un rapporto occasionale che per una relazione duratura, mentre il sorriso deve trasmettere apertura con discrezione.
Se tendenza è, le passerelle londinesi l'hanno fiutata al volo e persino la regina del giro vita a clessidra e del busto sparato, Vivienne Westwood, ha realizzato abiti che «appiattiscono». Il Daily Telegraph cita gli italiani pentiti delle scollature abissali, Cavalli e D&G in testa, e i top «contenitivi» di Gucci come la sempre monacale Jil Sanders. La guru del Vogue britannico, Lucinda Chambers, sentenzia: «Il seno è passato, è cosa vecchia perciò deve essere nascosto ad ogni costo». Lo stesso Martini decritta i dati: «Al di là delle misure gli stilisti lanciano un messaggio molto semplice: un seno minuto e discreto non significa mancanza di sex appeal, così come un seno abbondante non vuol dire avere poca classe, stile o cervello».
La politica insegna, mai come negli ultimi giorni: i sondaggi vanno sempre presi con le pinze, soprattutto quando sono troppo assertivi. Ognuno di noi ha un piccolo «focus group» di amici, colleghi, conoscenti su cui verificare a spanne le percentuali. Si può sempre provare e, con un abito da suora  laica, aspettare fiduciosamente che notino la borsa vintage, il braccialetto design, la french manicure...
@boria_a
Il dottor Robert Rey


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