martedì 24 marzo 2009

MODA & MODI: Becky and the clashing colours

Rosso e arancio. Arancio e rosa. Rosa e verde. Questi accostamenti vi fanno rabbrividire? Urtano la vostra sensibilità al punto da indurvi a rivalutare lo scontato ma rassicurante total black? Avete sempre considerato Custo Barcelona un bizzarro signore che assemblea i colori con una vena di schizofrenia e comunque per una fetta di acquirenti che non supera i sedici anni? Bene, è tempo di rivedere i codici cromatici. Come fa Becky Bloomwood, o meglio l'attrice Isla Fischer, protagonista della versione per il grande schermo del successo editoriale di Sophie Kinsella, «I love shopping». Una simpatica spendacciona che degli accostamenti temerari fa la cifra del personaggio, anche un po' troppo, perchè le fan ortodosse della Becky letteraria si erano dipinte mentalmente un'eroina a tinte meno esuberanti.
Pazienza. Fidiamoci del fiuto di Patricia Field, geniale costumista della serie (e del film) «Sex & The City», dove abbinamenti al limite del buon gusto hanno contribuito a creare almeno tre delle quattro celebri amiche fashioniste. E la Field ha letteralmente "rivestito" anche Becky, la rossa pasticciona che infila viola su rosso, verde smeraldo su arancio, rosa shocking su tutto il resto, con buona pace degli accostamenti considerati immodificabili per i canoni dello chic. La Field promette: «Voglio donne con più potere», a cominciare da un colpo d'occhio subito audace, trasgressivo.
A volte le riesce, altre cade nella caricatura, ma il suo suggerimento rimane valido: diamoci una bella iniezione di fiducia, di spensieratezza, bandendo le tinte spente, insipide, sbiadite. Li chiamano «clashing colours», colori a contrasto, e devono per forza avere il compito di galvanizzare un'estate che i titoli di giornali e telegiornali continuano a colorarci solo in grigio e nero. Abiti, accessori e pure trucco, con occhi sottolineati di bluette e verde e una bocca rosso lampone. È la moda «consolatoria» dei tempi di crisi: accessori esagerati, o troppo
piccoli o troppo grandi, tacchi alti e scarpe decorative, una «palette» semaforo per aiutarci ad affrontare con spirito battagliero i rovesci dell'economia.
L'imperativo è osare. Pure con le dovute avvertenze, perchè l'effetto pagliaccio è sempre in agguato, è tempo di rompere alcuni tabù. Chi l'ha detto che azzurro e verde siano per forza inconciliabili? O che guanti e borsa viola (come la Becky del film) non possano essere gli accessori giusti per un abito rosso? Che il difficilissimo arancione non riesca a sposarsi col lilla? Sulla carta sembrano matrimoni contro natura, ma un pizzico di spudoratezza può trasformarli in accoppiate burrascose eppure originali, naturalmente appropriate per chi non ha paura di attirare gli sguardi.
Ne sono contagiati anche gli uomini, che si azzardano a uscire dal nero-verdino-grigetto-marroncino-crema del loro recinto cromatico. Qui intorno a me si aggira un evidenziatore con maglione rosa e pantaloni arancio (o viceversa? c'è un po' d'abbaglio), che guardo con l'incredulità e  lo shock riservati a chi apre una strada, un po' a casaccio.
@boria_a
La Becky cinematografica di "I love shopping"

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