martedì 11 agosto 2009

MODA & MODI: tra crocs e frocs


Per una crocs che se ne va, un tronchetto che ritorna. Non c'è pace per le nostre estremità. Liberatesi a fatica dagli zoccoletti di cellulosa, almeno da quelli doc, stanno per re-infilarsi negli altrettanto orridi stivali mozzati, lanciati tra gli accessori di tendenza per il prossimo inverno. Se non c'è affatto di che rallegrarsi quando un'azienda va in crisi, la notizia dei milioni di "coccodrillini" ergonomici rimasti invenduti, ha scatenato in molti un'euforia da liberazione. Nonostante il colorato ciabattare in video degli allegri chirurghi di "Grey's Anatomy", nonostante eccellenti testimonial involontari, da Al Pacino ad Halle Berry, le crocs autentiche sono affondate: profitti in picchiata, migliaia di posti di lavoro in fumo, a meno che ai tre amici di Boulder, in Colorado, inventori delle calzature più concupite dai tedeschi dopo le birkenstock, non venga un'altra pensata geniale per castigare i nostri piedi. «Ci sfugge il motivo per cui qualcuno dovrebbe voler copiare le crocs, ma l'hanno fatto», scriveva tempo fa il Pop Culture Post, spiegando con la spietata concorrenza dei falsi il tramonto delle ciabatte di schiuma anti-scivolo, anti-odore, anti-fatica. A parità di produzione cinese perchè mai spendere quarantacinque euro per un paio di zatteroni originali, quando le "frocs", fake crocs, autenticamente false, costano circa due?
Sarà comunque un autunno "caldo" dal punto di vista podologico. Scivoleremo dalle ciabatte, che almeno ci tenevano con i piedi per terra, per arrampicarci sui redivivi tronchetti, le calzature incompiute, che adesso gli anticipatori dei trend, consci dello scarso appeal del nome, propongono come "stivaletti fetish", sempre più dark, sempre più pieni di lacci, fibbie, stringhe da dominatrice. Ma c'è di peggio, perchè, lungi dall'accontentarsi di un bel tacco squadrato o affilato di qualche stagione fa, il neo-tronchetto 2009 è issato su una consistente zeppa, una pronunciata piattaforma ortopedica. Stivaletti castiganti e costrittivi che non accettano di essere nascosti sotto i pantaloni, ma pretendono vestitini fruscianti o i nuovi tailleur di stagione, abbastanza spallati, così da completare l'effetto maestrina inaccessibile che suscita fantasie, tipo Gelmini. Chissà se qualcuno avrà sufficiente temerarietà, senso critico e umorismo da avventurarsi su questi plateau, sfidando la perversa calzatura che, come dice il suo nome, non fa che troncare la gamba, schiacciando irrimediabilmente le proporzioni.
Chi poi vuol "volare" sopra i grigiori autunnali non ha che da sbizzarrirsi. Una griffe prestigiosa propone scarpe "piè veloce Achille", con una raggiera decorativa di borchie all'altezza del tallone che pare copiata dai calzari degli eroi mitologici nelle riduzioni letterarie per bambini. L'effetto è a dir poco agghiacciante. C'è da scommettere che, a qualche mese di distanza, le scarpe omeriche approderanno nei negozi di seconda mano, abbandonate da signore ansiose di recuperare l'ingente esborso spacciandole per vintage. Notizia dell'ultima ora: pare che le crocs vogliano reclutare come testimonial George Clooney nella speranza di evitare l'estinzione del coccodrillo. Ma George, ne siamo sicuri, dopo l'affaire estivo con la Canalis, non vorrà infliggerci anche questo.
@boria _a

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