martedì 15 novembre 2011

MODA & MODI: con lo yeti ai piedi

Sono ricomparsi anche quelli che credevamo di aver per sempre sepolto tra gli orrori degli anni '70, e poi nelle varie, cinepanettoniche "Vacanze a Cortina" natalizie: i moon-boot pelosi. Trent'anni fa le propaggini dello yeti sembravano confinate alle passeggiate cortinesi delle signore più aggiornate, oggi minacciano di invadere le città, intruppate tra i tanti modelli di stivali degli ultimi decenni riesumati e aggiornati. Poco importa che quei Barbapapà di pelo dove infilare metà del polpaccio fossero guardabili solo dal metro e ottanta di gamba in su (soprattutto se in abbinamento ai vecchi pantaloni da sci, rigidi, legnosi, per niente tecnici...), perchè gli stilisti ci hanno aggiunto un bel paio di tacchi a stiletto, che slanciano.
Da ranchera, a metà coscia tipo Pretty Woman prima della trasformazione, bassi e cinghiati da motociclista, altissimi e superaccessoriati, con applicazioni di rose, inserti di velluto, passamaneria, pizzo, infiocchettati o dotati di catenelle e borchie: gli stivali sono la calzatura per far galoppare la fantasia in quest'inverno non ancora iniziato, ma dalle svendite precoci.
Più sono preziosi, più sono fetish. Fendi li trasforma in una ricercatezza da sera, in jais e canottiglie di vetro a motivi tropicali, da indossare con un monacale vestitino nero. Perchè lo sguardo si deve concentrare solo sulle estremità, che Chanel rende interminabili e guantate fino alla coscia, Richmond valorizza sul tallone, con l'immancabile mezza-griffe per logo-dipendenti, Guess impreziosisce con inserti di pitone, Geox rifinisce con le cinghie da motociclista, e Manolo Blahnik, il calzolaio delle stelle per eccellenza, infila in stivaletti texani superlussuosi, per le cow-chic.
Tornano anche le galosce antipioggia, coloratissime e tecnologiche, che fanno tanto scolaretta sguazzante nella pozzanghera ma costano centinaia di euro (per la cronaca uno dei modelli high-tech più accessibili è quello di Stonefly, in vernice con suola a contrasto, 90 euro).
Tra le prime, a rinverdire le galosce, ci aveva pensato Vivienne Westwood, in occasione della retrospettiva-omaggio che il Victoria & Albert Museum di Londra le aveva dedicato nella primavera dell'anno scorso. Tra i gadget sfornati per la mostra, gli stivali di gomma nei colori dei suoi famosi tartan, soprattutto nell'inimitabile azzurro. Allora sembravano una bizzarria un po' kitsch, oggi si portano per divertimento, anche senza nuvole in giro. 
Le psicologhe della moda invogliano all'acquisto dello stivale rassicurandoci sul fatto che in un unico accessorio si condensano potere e sottomissione, entrambi graditi all'uomo. La donna si appropria della calzatura maschile per eccellenza, la scarpa dei soldati, dei cacciatori,
dei possidenti, ma la indossa come la Julia Roberts di Pretty Woman indossava le sue cuissardes nere: per provare a suscitare, o a resuscitare il piacere maschile. 
Dominatrice e schiava, vecchio, immutabile gioco.

@boria_a

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