martedì 3 settembre 2013

MODA & MODI

Borchie come zavorra


L'onda metallica continua. E si fa più acuminata, quasi avessimo bisogno di una corazza di aculei per attraversare i rigori dei prossimi mesi. Il punk celebrato nella grande mostra al Metropolitan Museum di New York ha disegnato una perfetta cornice, un "alibi" intellettuale per l'abbondanza di dettagli "heavy" che renderanno l'inverno ferrigno (e pure ferino, con il ritorno alla grande della pelliccia, eco ma anche no). È da un po' di tempo che la moda cosparge ogni superficie utile con una spolverata sbrilluccicante, non si capisce bene se per rianimare capi ripetitivi e banali che, dalle passerelle delle griffe, scendono a cascata fino alle catene cheap (e più i prodotti sono ordinari, più sale la concentrazione di paillettes, glitter, borchie e borchiette), oppure per citare tendenze fashion del passato e adeguarle al tempo presente (che non è arrabbiato come per i punkaioli, ma incerto, e dunque eccede, quasi per compensarci di altre mancanze). Ne fanno ancora le spese le scarpe da ginnastica simil-Converse, ormai infarcite di applicazioni dorate o argentate come uno strudel dell'uvetta, con quel risultato ibrido che gli esperti di moda si arrabattano a definire "urban chic" (per quanto impaillettate restano scarpe da ginnastica, non si possono promuovere in nessun'altra categoria dell'armadio...).
Eccoci all'inverno del nostro scontento, dunque. Che, tra le tante altre confuse tendenze, sarà "metallaro". Niente di bassa lega, assicurano le bibbie, sventolando gli esempi nobili di Valentino con la sua linea Rockstud, o Louboutin e i suoi tacchi inarrivabili irti di spuntoni argentati, o, per risalire indietro nel tempo, Versace e la sua rivisitazione "colta" del punk.
L'accessorio che va per la maggiore sono gli anfibi di pelle borchiati, di rigore in nero. I più cattivi hanno il tacco a carroarmato, ma si trovano anche proposte addomesticate, come gli stivaletti di camoscio con gli strass, o con le cinghie, o con una fantasia di pietre e borchie insieme, stile arma impropria. La febbre da metallo risale fino alla borsa, che si carica di anelli, rivetti, catene. Contagiate anche due icone, che di altro non avevano bisogno: la clutch di Alexander McQueen con la chiusura a teschio, che in questa versione cattiva è di nappa con tanti anelli, e la tracolla di nappa matelassée di Chanel, riveduta e corretta con catene. Completano il look i pantaloni con binari di applicazioni in metallo.
Bello? si chiederebbe uno dei miei blog preferiti, www.againstfashion.wordpress.com. No, soprattutto ripetitivo, già visto, poco versatile. In una parola: pesante.
twitter@boria_a


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