martedì 17 settembre 2013

MODA & MODI

Stritolate dai must have 

Must have. Imperativo categorico da mettersi addosso. Trend da seguire, mood in cui sprofondare, pezzo da accaparrarsi per essere "it", una it-girl con la sua it-bag. La moda di questi giorni è piena di obblighi, di capi che si devono avere, comprare, portare. Detto in inglese non fa lo stesso effetto, anzi, quel must infilato qua è là nelle riviste o nei patetici "tutorial" televisivi per imparare a vestirsi (con capi per lo più orrendi, va detto, ma bisogna pur pagare un prezzo agli sponsor...), il must, insomma, sembra il solito vezzo dei modaioli di professione, che infilano una parola straniera ogni due per far vedere che fanno parte di un giro ristretto.
In italiano cade tutto il glamour, tanto per seguire la corrente: quella fantasia, quel capo, quel colore "devo-avere" dà più l'impressione di un esercizio da ragioniere che di stile. E l'aspetto più ridicolo di questa tirannia psicologica è che, seguendo l'ormai frenetico ritmo al quale vengono sfornate le collezioni - fino a dieci in un anno, considerando le ridicole "cruise", crociera, e pre-fall, prima dell'autunnale vera e propria - siamo già bombardati da quello che "dovremmo" indossare nella prossima primavera-estate, che da New York, dove si è aperto il calendario delle fashion week, sta rimbalzando a Londra e poi a Milano e Parigi. Ovvero, stiamo già allenando gli occhi su tinte e stampe che, a meno di non essere un miliardario dei paesi Brics dalla fornitura anticipata, troveremo in negozio almeno tra sei mesi, mentre nelle vetrine cominciano a comparire i "must" che abbiamo assorbito sei mesi fa, roba da sdoppiamento della personalità.
Quindi, facciamo scorrere indietro le lancette dell'orologio e ricapitoliamo. Quali sarebbero i "must" dell'inverno? Resettiamo abitucci con le frange, righe, pelle traforata al laser che campeggiano sulle pagine dei giornali di questi giorni, e infiliamoci in una maglia animalier, in una gonnellina di tartan, in un giubbotto di pelle, in un paio di tronchetti borchiati o di cuissardes, in una pelliccia, eco o autentica. Ma come, i "must have" vi sembrano obsoleti? Niente paura, non è solo perché li abbiamo già visti sviscerati e moltiplicati dal web mentre aspettavamo ancora il primo sole primaverile, ma perché effettivamente sono obsoleti. Da almeno tre stagioni c'è poco di nuovo, anche nel campo dei colori dove, accanto al nero, ci sono blu e grigio, entrambi, come da copione, il nuovo-nero. Un'unica consolazione: se, almeno una volta, abbiamo ceduto a una tentazione da fashion victim, ce la ritroviamo nell'armadio quasi nuova. Must, certo, ri-have.


twitter@boria_a


 Anna Dello Russo con il copricapo a ciliegia di Piers Atkinson

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