lunedì 16 dicembre 2019

MODA & MODI

La borsa invisibile che ci rende invisibili 



La microbag di Jacquemus


La borsa? Non rappresenta più il nostro universo compatto e definito, l’estensione quotidiana in cui trasportare ovunque l’indispensabile superfluo, l’áncora, il kit salvavita, il complemento funzionale per eccellenza che tanto rivela di noi e del nostro mondo. Quest’anno rimpicciolisce fino a scomparire o raddoppia.
 La micro bag si perde nel palmo di una mano. Lanciata da un brand come invito alla sua sfilata, niente più che un innocuo gadget per le ospiti dell’evento, si è trasformata in oggetto inutile ma  distintivo dell'appartenenza a un gruppo di poche elette: al collo, a tracolla, concupita grazie ai plotoni di like sulle pagine Instagram delle “influenzatrici”, la borsa-collana o bandoliera non è in grado di contenere alcunché se non un messaggio: posso farne a meno (dalla borsa vera, ovviamente).

Quella doppia, o sdoppiata, è composta da due contenitori sovrapposti, di solito forniti dai brand in deliziosi pendant, in cui ognuno compensa le carenze dell’altro. Se cambiare borsa stressa, qui siamo davanti al bivio estetico: come dividerci, come ripartire ciò di cui abbiamo bisogno in ogni momento della giornata? Perché nella cartella piatta, per evitare protuberanze fastidiose, possono entrare un tablet o uno smartphone, nel bauletto che la complementa come un borsellino esterno, c’è posto solo per la carta di credito, le chiavi, al più un rossetto. Ci basta?


L’investimento, in entrambe le opzioni, non è  da poco.

La borsa che si fa in due, se griffata, tocca alcune migliaia di euro, la microbag divide equamente la spesa per misura: cento euro per ciascun centimetro, qualche spicciolo nelle repliche low cost.

Ma la Mary Poppins che è in ognuno di noi si ribella. Per quanto 2.0 e moderata frequentatrice dei social, anche la tata più famosa del mondo si irriterebbe nel vedere smantellata o ridotta a un atollo la sua isola, la sua riserva inesauribile di creatività e libertà.


La borsa ci identifica, siamo noi, un portaditale con un marchio è solo chi imitiamo. È invisibile, appunto, e ci rende così.
@boria_a

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