giovedì 14 gennaio 2021

MODA & MODI

 Il vocabolario stravolto, che ha perso

la leggerezza




 

Non è passato molto tempo da quando indossare una tuta fuori dalla palestra era considerata una catastrofica caduta di stile. Ma lo scenario è cambiato e sarà impossibile ritornare alle abitudini di vita, e di acquisto, prepandemia. Stiamo familiarizzando nostro malgrado con un nuovo vocabolario della moda e codici diversi per abbinare vestiti e occasioni. Il leisurewear, appunto, i capi per il tempo libero, dilagano nell’armadio e le collezioni dei prossimi mesi, nate in cattività, pescano dalle sue caratteristiche: comodità, semplicità, linee pulite, materiali morbidi e confortevoli.


Anche l’esperienza del rinnovare il guardaroba ha cambiato pelle e i negozi fisici sono costretti a reinventarsi per sopravvivere. L’assalto delle fashion-aholic che si strappano l’occasione di mano appartiene ormai a un’altra era. Comprare abiti, accessori, scarpe online non è un’opzione da giovani smanettatori, ma un’avventura sempre più transgenerazionale. Nascono formule miste, dove i commercianti integrano la frequentazione del proprio spazio al contatto virtuale con i clienti. Sulle pagine Instagram, Facebook presentano gli articoli, interagiscono con l’acquirente coinvolgendo a volte il designer di un accessorio o di una collezione, consigliano e scambiano opinioni in un processo che non per forza si conclude col passaggio “in presenza” in negozio.


Si rafforza il re-selling e il mercato virtuoso dei pezzi rimessi in circolazione, con siti e piattaforme dedicate dove convivono chicche vintage e articoli di cui semplicemente il proprietario vuole alleggerirsi. Riciclare, ovvero rivendere e acquistare l’usato (e non nel senso di principesse o future regine che indossano due volte un abito o un golfino a beneficio dei media) è una pratica che si diffonde, perché la pandemia ci ha obbligato a riflettere su quanto la moda, a tutti i livelli, sfrutti e inquini, la terra e le persone.
Questo vocabolario sovvertito è attraversato dal bisogno di rallentare. Chiusi tra le mura domestiche l’accaparramento ha perso valore, e non solo per l’impossibilità fisica di praticarlo. La corsa ai saldi nel 2021 è a singhiozzo, interrotta dai colori delle zone. Il virus continua a obbligarci a cambiare passo. E la vera sfida sarà, tra le parole della moda, fare di nuovo spazio anche alla leggerezza.

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