martedì 3 maggio 2011

MODA & MODI: vegetali da scrivania

Che sarà un'estate cromaticamente vitaminica ormai è noto. Da settimane giornali e vetrine ci rimandano assemblaggi bollenti di tinte che sovvertono qualsiasi regola accettata, qualsiasi codice delle combinazioni: mai rosso con giallo, mai blu e marrone, mai tre colori a bandiera, attenzione al ton sur ton, che non deve sbavare o dar l'impressione di un insieme arraffato alla cieca dall'armadio senza dimestichezza con le nuance. Per scacciare i fantasmi di un inverno interminabile per meteo e tasche, l'abbigliamento dei mesi caldi ci propone una palette da scossa ad alto voltaggio: gialli elettrici, arancioni tropicali, bluette torridi, verdi che più acido non si può. Niente di strano: i ricorsi della moda riscoprono periodicamente alcune tinte e ce le propinano a forte dosaggio, lasciando al gusto dell'acquirente stabilire il fatidico "qb" delle ricette, il quanto basta, il confine oltre il quale c'è l'abisso del ridicolo. Ma l'orgia colorifera di questi mesi ha una sua stranezza: l'hanno abbracciata prima i maschi che le signore e, meno abituati a dosare il fattore "qb", danno vita a una singolare flora urbana. Il verde è il colore che firma la stagione, con tutta la sua carica di modernità e progressista ecosostenibilità. Ma è possibile che, incuranti del rischio, insospettabili professionisti ci si calino dalla testa ai piedi, polo e simil jeans, total look tutto bio, vivificando grigi ambienti di lavoro con l'apparizione del baccello gigante? O che qualche maschietto si lasci catturare così tanto dal glicine, altra tinta da prendere a pizzichi, da sfidare con ardimento l'effetto mucca "milka"? O che si trovi a proprio agio in pantaloni e maglione arancio, un carotone ogm da pugno nello stomaco, quasi quanto il ministro Calderoli in braghe rosse e pochette verde padania? Frastornati da donne che si propongono, disorientati da differenze di genere sempre più labili, gli uomini si trincerano dietro grandi, assertive e rassicuranti, manate di colore. Capita così di trovarsi a dividere l'ufficio con "wonderful pistachios", come si chiama la squadra ciclistica americana che ama l'insidiosissimo verde gemma, e di scoprire che di wonderful questi strani vegetali hanno solo il coraggio...
@boria_a

The Wonderful Pistachios Professional Cycling Team

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