martedì 19 febbraio 2013

MODA & MODI

Verde germoglio di passione

Acqua, giada, pavone, muschio, pisello, petrolio, oliva, smeraldo, salvia. Sacro e profano. Aristocratico o sbarazzino, da circostanza o divertente. Quanto a sfumature, il verde di questa stagione ce la mette tutta per raggiungere il numero magico. Non sono cinquanta, ma ce n'è per tutti i gusti e le occasioni, pure quelle sbagliate, come ha dimostrato sull'appena archiviato palco di Sanremo una Paola Dominguin avvolta in gonna e camicia trasparenti color fagiolino, che lasciavano intravedere i sottostanti pantaloni e top fiorati. Troppo e troppo in anticipo, un'overdose bucolica prematura in uno scenario dove gli eccessi e le orrendure, come le scarpe ortopediche color ceralacca, hanno un senso, seppur perverso, solo su Luciana Littizzetto.
Verde sia, allora. Le prime pennellate sono già comparse nelle vetrine che svelano le novità di primavera. Quanto alle celeb, sempre vestite con una stagione di anticipo sui comuni mortali, hanno già spruzzato di verde i più importanti red carpet, saltellando giulive tra peter pan e robin hood.
La lucertolona sostituisce la panterata, ma resta ad alto rischio. Il total green rende giustizia a poche, a meno di non essere la casalinga disperata Marcia Cross, imperiale in un verde smeraldo incastonato tra il rosso dei capelli e il bianco dell'epidermide, o la scheletrica Victoria Beckham, che si permette un microabito spartano, quasi un grembiulino da scolaretta su perversi booties neri, senza sembrare un cetriolino da giardiniera in barattolo. Il verde ha personalità, non occorre strafare.


 
Marcia Cross in un abito Elie Saab (Getty Images)


Chi azzarda tailleur monocolori, dovrà economizzare gli accessori, perché su una tinta così allegramente straripante tutto finisce per sembrare un po' in eccesso. Più facile giocare con scarpe, borse, collane, occhiali, che regalano un guizzo di vitalità senza impegnare l'insieme e si possono combinare con tinte a contrasto. Il verde si declina anche in scacchi e righe, trasformando tovagliette da pic-nic in completini urbani, in magliette da marinaio rivisitate con una vena acida, che le sottrae all'effetto souvenir veneziano per renderle contemporanee. Speranza o bile? L'interpretazione che mi piace di più è quella del ministro della giustizia francese Christiane Taubira, in uno dei suoi interventi all'assemblea nazionale in difesa della legge sul matrimonio gay: una giacca verde tenero, senza fronzoli, un germoglio dal cuore coriaceo.
twitter@boria_a

Il ministro della giustizia francese Christiane Taubira

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