mercoledì 11 novembre 2015

 IL LIBRO

Alessandro Fullin mette Oberdan in leggings, a Miramare

 
"Oberdan, amor mio!" (Mgs Press) di Alessandro Fullin


Carlotta, Sissi e Guglielmo Oberdan si ritrovano nuovamente nel castello di Miramare. Alessandro Fullin, l’autore e inventore di questo irriverente triangolo familiar-sentimentale in puro dialetto triestino, non poteva permettere che i due amanti restassero lontani, lui in Grecia a combattere per l’indipendenza di quel popolo insieme a Lord Byron, lei, l’imperatrice, riparata di nuovo nel castello della cognata Carlotta, con un biglietto d’addio per l’eroe laconico ma efficace: “Va a remengo”.
E così, dopo “Sissi a Miramar” e “Ritorno a Miramar”, ecco il terzo capitolo di questa piccola cronaca di domesticità asburgica in salsa triestina, “Oberdan, amor mio!” (pagg. 87, euro 9,50), che Fullin manda in libreria ancora una volta con la Mgs Press (www.mgspress.com).
Ritroviamo dunque quel catafalco ingioiellato di Carlotta, costretta a recitare il drammatico “luci e suoni” sulla morte del marito Massimiliano per raccattare quattro soldi per la gestione di un maniero sempre più cadente. Sissi, cui le brame amorose non tolgono nè l’appetito nè una certa propensione etilica, cui indugiava già ai tempi dell’acquavite ungherese. E la fidata serva Ottilia, che, oltre a soddisfare bisogni e desideri delle sue regal padrone, deve pure fare la guida turistica al castello e sollevarsi le “cotole” per mostrare il “patrimonio dell’umanità” se qualcuno non mette mano prontamente al portafoglio.



Alessandro Fullin (a destra), scrittore e attore, nei panni di Ottilia in "Sissi a Miramar" con Marzia Postogna nei panni di Sissi (foto Teatro La Contrada)



Sarà proprio Ottilia a imbattersi, nelle sale di Miramare, in uno strano personaggio in leggings, un Batman “domacio” che altri non è che il rimpatriato Oberdan. “Zercar longhi” in Grecia, per dirla con Ottilia, non è bastato all’audace combattente, che, nei giardini del castello, sta per dare una svolta alla sua vita e “trovar longhi” ancora peggiori di quelli del fronte. Nell’ultimo capitolo della trilogia, infatti, Fullin introduce un altro personaggio, la giovane Gisella, figlia di Sissi, arrivata a Miramare in cerca della madre, che non crede uccisa sul lago di Ginevra per mano dell’anarchico Lucheni, ma piuttosto tornata in quel posto che le piaceva tanto, nel castello a strapiombo su un mare pieno di sardoni.
Complice la caduta nel mezzo metro d’acqua del laghetto dei cigni, che Gisella stava incoconando, e il pronto accorrere in suo aiuto di Oberdan, tra i due scoppia la passione, subito soddisfatta. Ma Sissi si rassegnerà a cedere il suo “Elmo” alla figlia? O il complicato ménage finirà per trascinare Miramare nella tragedia greca?
Non sveliamo il finale, anche perchè - Fullin lo ha anticipato - il terzo libro sarà l’ultimo delle babe Carlotta e Sissi. Almeno fino alla prossima incursione, e invenzione, in triestino.

twitter@boria_a

Fullin in scena con Ariella Reggio (Carlotta) in "Sissi a Miramar" (foto Teatro La Contrada)


Nessun commento:

Posta un commento