martedì 14 novembre 2017

IL LIBRO

Bambine ribelli, con ago e ali


 


Piccole donne con grandi sogni. E la volontà, la fantasia, la grinta per realizzarli. Coco Chanel, Agatha Christie, Frida Kahlo, Amelia Earhart fin dall’infanzia hanno intuito che cosa avrebbero voluto essere e fare da grandi. Bambine ribelli, ciascuna a modo suo. Chanel, in collegio, giocava con ago e filo, tra le occhiute suore che diffidavano di quell’orfanella diversa dalle altre. Agatha Christie, nel suo lettino, leggeva fino a tardi e, per ogni storia, inventava un finale diverso.

La piccola Frida Kahlo, con la sua gamba menomata, immaginava un mondo di colori esplosivi, inimitabile come lei. Amelia Earhart allargava le braccia per farsi crescere un paio d’ali e volare con la fantasia oltre ogni limite, in alto nel cielo.
Una grande stilista, rispettosa del corpo delle donne. Una infaticabile creatrice di gialli, tra i più letti di tutti i tempi. Un’artista che, costretta nel candore di un letto, riempie la tela dei toni accesi dell’amore e del dolore. La più famosa pilota del Ventesimo secolo, la prima donna ad ammirare, tutta sola in mezzo alle nuvole, l’Oceano Pacifico.


Vite e storie straordinarie. Che oggi una preziosa collana, “Piccole donne, Grandi sogni”, ideata da Maria Isabel Sánchez Vegara e pubblicata da Fabbri Editori (16 euro a volumetto), racconta alle bambine, e non solo, a credere in se stesse e a lottare per i propri desideri. Diverse, e ugualmente poetiche, le illustratrici per ogni libro: Ana Albero gioca con il logo dalle C intrecciate, con le righe, i tailleur e le lunghe collane che, ancor oggi, suggeriscono il guardaroba morbido e raffinato di madamoiselle Coco. Elisa Munsó disegna il mondo di Agatha Christie tutto in bianco e nero, con un unico filo rosso a legare la scrittrice (crocerossina da giovane, quindi abituata a maneggiare veleni...) ai suoi celebri investigatori, Poirot e Miss Marple, spesso alle prese con strane intossicazioni. Gee Fan Eng ha una matita ispirata, che intinge in colori pastosi, per tratteggiare il Messico di Frida e la passione che la legò a un altro pittore, Diego Rivera. Infine Mariadiamantes che, con delicatezza, insegue nei cieli la sete di avventura di Amelia e la sua misteriosa scomparsa, nel 1937, mentre tenta l’impresa di volare attorno al mondo.


Il racconto è minimo, con una piccola biografia finale. Protagoniste le splendide tavole, per sognare e ispirare le future donne.

@a_boria

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