martedì 16 gennaio 2018

MODA & MODI

L'Ultra Violet dei pensosi supereroi




Ci sentiamo Ultra Violet? La definizione suona come una corazza cromatica. Immancabile, a cavallo dell’anno, la pronuncia del signor Pantone, autorità americana nelle classificazioni del colore. Il 2018 si tinge di viola. Non quello del 2014, un ciclamino mix di rosa e fucsia, tutto positività ed effervescenza, ma una tonalità più inquietante e misteriosa. Ultra, spinge verso il blu, è la divisa di un supereroe di questi tempi, armato di energia ma consapevole della portata della sfida. L’entusiasmo del passato ripiega verso sfumature più mature. Ogni anno il responso di Pantone distilla il colore dagli indizi disseminati nelle capitali del mondo, che attraversano moda, design, arte, tempo libero, tecnologie, per sintetizzare uno stato d’animo planetario.

Responso enigmatico, quello del 2018, che al consumatore porge chiavi di lettura molteplici: “sfumatura di Viola provocatoria e riflessiva, in grado di comunicare originalità, ingenuità e un pensiero visionario che ci indica il futuro”. E ancora: la tinta degli individualisti, di chi vuole lasciare un segno del suo passaggio nel mondo.

Facciamo un passo indietro e sfogliamo la palette Pantone degli ultimi anni. 2014: il Radiant Orchid, rosa ciclamino, prometteva di infondere creatività e senso di benessere. Un anno dopo, nel prevalere dell’incertezza globale, si brindava col “Marsala”, nuance tra rosso e marrone, augurando sicurezza e stabilità. Contro crisi e stress montanti, nel 2016 avanzava l’accoppiata programmatica di Serenity e Rose Quartz, azzurro sfumato nel rosa mutandina, colori neonatali portatori di benessere interiore, da leggere anche come inclusione dei generi: maschile, femminile, in transito tra i due. 2017 crudele nel segno del Greenery, incrocio tra verde e giallo, inno all’energia rigenerante della natura. Una botta di vitalità, un’overdose cromatica che ha sortito l’effetto opposto: invece di galvanizzarci ci ha “sbattuto” a terra, gonfiando le svendite.


Quest’anno, dopo gli esiti altalenanti di tante iniezioni di coraggio, la presidente di Pantone, Leatrice Eiseman, si appella al potere dell’alchimia: nato dalla fusione di rosso e blu, colori degli schieramenti politici americani, il viola suggerisce di superare le divisioni in nome di un interesse superiore. Funzionerà, almeno oltreoceano? (perchè da noi, viste le sfumature, e solo per restare nel campo del rosso, la pozione sarebbe molto più complicata...). 

@boria_a

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