lunedì 23 maggio 2016

MODA E MODI

 Il plexiglass come una piuma




Alcuni pezzi dalla collezione Kryptonia da silviarossigioielli.com


Gli orecchini in vendita nel bookshop del Victoria & Albert Museum di Londra e in quello del Museum of Contemporary Art di Chicago nascono in un minuscolo laboratorio nascosto ai piedi del colle di San Giusto a Trieste, nella - sconosciuta ai più - via Piranella. 

Silvia Rossi, designer triestina con una solida formazione orafa e una lunga esperienza professionale a Milano e a New York alle spalle, li pensa e li confeziona qui, iniziando e lasciandosi guidare dal materiale, senza passare attraverso la fase del disegno, che definisce "troppo teorica".

Il materiale è il plexiglass specchiato e colorato, di alta qualità, che Silvia Rossi leviga, lucida, buca, seziona e assembla con il metallo, fino a ricavarne accessori coloratissimi, dalle forme geometriche e nette, orecchini ma anche bracciali e collane, in cui si incrociano molti riferimenti, secondo il gusto di chi li sceglie: bijoux tribali, che fanno pensare all'Africa, agli ornamenti degli indiani d'America, ma anche alle geometrie futuriste.

Collezione "Phoenix Tuileries"

Nonostante una propensione spiccata all'isolamento - «sono un animale da laboratorio, non ho mai lavorato per le firme, ho idee e so ricavarne dei prototipi», dice di sè - Silvia Rossi si è ritrovata sulle pagine moda di New York Times e Telegraph, su Glamour e C+ Accessoires, il magazine francese degli accessori, oltre che sulle più importanti riviste italiane, e i suoi gioielli da Trieste raggiungono molti paesi europei, e, più lontano, Giappone, Cina, Malesia, Stati Uniti.

Adesso però, oltre alla vendita all'ingrosso attraverso le fiere o mediata dai negozi, la designer ha deciso di presentare personalmente il suo lavoro, cominciando da quella piccola (ma in crescita) vetrina del design che è #Barbacanproduce a Trieste (www.facebook.com/Barbacan-Produce). «Il mercatino è liberatorio - dice Silvia Rossi - meno prestigioso ma più diretto rispetto al negozio. Qui in laboratorio alla fine c'è molta solitudine e ho scoperto che mi piace il contatto con la gente, gli do un valore più alto rispetto al passato. In fondo sono fasi della vita».

Un periodo di apertura all'esterno che si riflette nei gioielli, più aerei, mobili, «quasi piumati, meno vincolanti da portare», spiega lei.

Collezione "Bloom"






Dell’Haystack Mountain School of Crafts nel Maine, dove ha seguito dei corsi, restano nel suo laboratorio alcuni oggetti modellati in forme concave e convesse. Il lavoro sui metalli pesanti le ha insegnato precisione e delicatezza. Tutti gli altri pezzi, come una selezione di collane pronte a volare in Germania (a me ricordano vagamente una lingua di fuoco rovesciata, in una palette che incrocia verdi, rossi, oro e argento) , non hanno quasi peso, bastano le intersezioni di colore a imporli con il gioco della tridimensionalità.

Collezione "Chromatic Dreams" di silviarossigioielli.com


Collane a geometrie variabili - in una palette di tinte praticamente infinita nelle sue combinazioni - bracciali optical con inserti d’argento, anelli squadrati, bombati o trasformabili cambiando l’ordine delle verette. Ci sono anche piccoli orecchini-chicco, placcati con metalli preziosi.
www.silviarossigioielli.com
@boria_a

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