martedì 29 giugno 2010

MODA & MODI: la maglietta della politica

Abbasso la camicia, viva la maglietta. Sotto la giacca, mai più la costrizione dei bottoni ma un ammiccante girocollo che fa più aggiornato e al passo con i tempi. Con un bel po' di ritardo su Berlusconi, che da un paio d'anni ha sdoganato la maglietta in filo di cachmere per le occasioni pubbliche, il trend, si fa per dire, ha preso piede anche tra i politici nostrani. E, con qualche eccezione, prevalentemente tra gli esuberanti rappresentanti del popolo delle libertà.
Libertà, appunto. Una bella inaugurazione vagamente modaiola? Ed ecco il  Nostro di turno sfarfalleggiare tra gli astanti con una t-shirt, tipo maglietta della salute ma nera, che trasmette subito l'idea del "sono uno come voi", alla mano, un po' piacione, un bravo ggiovane che sa stare tra la ggente. Un paio di coppe da consegnare per il classico torneo estivo? E rieccolo, con la sua magliettina scura sotto la giacca sbarazzina, a stringere calorosamente mani, sportivo tra gli sportivi.
È lo stile da gazebo, transitato agli appuntamenti formali. Quando lo adottò Berlusconi, fu tutto un fiorire di interrogativi tra i cultori dello stile: perchè il tradimento della fida cravatta di Marinella e l'esposizione del collo nudo e inerme? Il Cavaliere come Superman? Sprezzante del pericolo estetico, al punto da mostrare la porzione di testa dove il chirurgo estetico nulla ha potuto? La più plateale smentita alle malignità dei comunisti, secondo cui quell'incarnato marrone da Muppet si deve al fondotinta a bordo collo? Un nuovo messaggio agli italiani celato dietro l'esposizione dei cedimenti fisici? Il dubbio è rimasto. E anche una certezza: la maglietta è impietosa, su tutte le parti del corpo. Anche quelle del leader. Non nasconde il collo, ma nemmeno il tronco. Evidenzia le maniglie, si appoggia sulla pancia, si allarga sulle braccia lasciando sfuggire "le tendine" (che non sono una prerogativa femminile...), si incava lì dove dovrebbero esserci i pettorali a gonfiarla e a tenderla. È il capo esclusivo dei palestrati, l'unico che li salva dalla fastidiosa impressione che le loro giacche e camicie stiano per lacerarsi e i bottoni schizzare in orbita.  Allora, perchè mettersela se si ha più dimestichezza con i tempi morti della democrazia in un qualche consesso elettivo che con le sale pesi? Non si sembra più giovani, nè più alla moda, nè più vicini agli elettori, si sembra uno che vuol sembrare più giovane, che vuol far credere di essere alla moda e che si è dimenticato la camicia prima di uscire. Il suggerimento l'ha dato in questi giorni Armani, presentando le sue nuove giacche maschili che tirano sul torace: «la potenza dei pettorali va messa in mostra». Da prendere all'incontrario: chi non li ha, almeno eviti di farci cadere sopra l'occhio.
@boria_a
Berlusconi magliettatoscalia

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