giovedì 22 ottobre 2015

 IL LIBRO

Nancy Mitford, "Non dirlo ad Alfred"



 
"Non dirlo ad Alfred" di Nancy Mitford (Adelphi)



 Fanny de “L’amore in un clima freddo” non smette di osservare i suoi pari con grazia e umorismo, con penna sorvegliata ma, qua e là, inaspettata e temibile come la lingua di un rettile. Così, chi ha amato le macchinazioni leggiadre, i pettegolezzi e i colpi bassi che animavano i salotti della grande aristocrazia inglese dagli inizi a metà del ’900 - raccontati da Nancy Mitford, la maggiore delle sei figlie di Lord Redesdale, che in quel mondo dorato era nata e cresciuta - vorrà scoprire che cosa accade a Fanny all’ambasciata inglese a Parigi, dove il giovane professore di teologia pastorale con cui ha fatto il colpo di testa di sposarsi, viene inopinatamente catapultato come ambasciatore.
Dai cattedrattici di Oxford (dove era sbrigativamente archiviata nella categoria “mogli”) ai trabocchetti della diplomazia, per la protagonista il salto non sarà facile, a cominciare dall’iniziale, forzata convivenza con l’ex inquilina dell’ambasciata, Lady Leone, che si rifiuta di lasciare il palazzo e continua a ricevere amici e postulanti in attesa di un’uscita di scena degna di una principessa. E con i grattacapi che le dà la giovane segretaria, che civetta e cincischia con tutti i politici parrucconi e gli annoiati sciupafemmine che le capitano sottomano.
In questo “Non dirlo ad Alfred” (pubblicato nel 1949 e ora tradotto da Silvia Pareschi per Adelphi: pagg. 244, euro 18,00), dove Alfred non è altro che lo spaesato neo-ambasciatore, perennemente impegnato in controversie da tavolino con i francesi per qualche isola contesa, Nancy Mitford, alla vigilia degli anni ’50 e di un giro di volta epocale nel secolo, non raggiunge la vetta del libro precedente, dovendo incrociare il territorio che conosce bene, quello dell’arrogante upper class britannica, con l’alba della contestazione giovanile, i primi miti rocchettari e la nascente new age, di cui la investono i quattro figli: Baz avventuratosi in un’improbabile agenzia turistica, David in partenza per l’Oriente con moglie e figlio cinese adottato dal suo maestro zen, e i due più piccoli, Charlie e Fabrice, che scappano da Eton a bordo di una Rolls-Royce.

La nuova era che si affaccia, dove le signorine di sangue blu hanno l’avventatezza di innamorarsi di borghesi cacciatori di dote e anche i nobili sono sfiorati dalla tentazione del lavoro, viene registrata con caustica e umoristica sorpresa da Nancy Mitford, a volte con un velo di malinconia. Il suo mondo fatto di superlativi sta per soccombere al loro peso.
twitter@boria_a

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