lunedì 28 marzo 2016

MODA & MODI

Iris Apfel, la nonna al volante che rassicura




Iris Apfel di nuovo in pista. E questa volta si mette alla guida della nuovissima DS3, ultimo modello del gruppo Peugeot Citroën. Lei, ultra novantenne scattante signora dagli inconfondibili occhiali tondi e il rossetto color ciliegia, ormai familiare anche a fashion blogger dell’ultima ora, con quella zazzeretta bianca e le braccia intubolate nei bracciali etnici, è passata dallo specchietto da trucco a quello retrovisore. Nel 2012 la scelse la catena MAC, fotografandola in primo piano, con le labbra di fuoco, collagene-free, in mezzo a una ragnatela di rughe, per dire alle consumatrici, generazionalmente sue figlie, nipoti e anche bis-nipoti: l’età è uno stato d’animo, con questi cosmetici sono attraente e vincente.

Vincente, soprattutto. Perché Iris Apfel, rara avis of fashion, come la definì il Metropolitan di New York quando dedicò una mostra al suo sterminato guardaroba, figlia di una famiglia di ebrei russi, è diventata interior designer di nove presidenti americani, giornalista, imprenditrice del lusso. E ha messo insieme, in settant'anni di ricerche e viaggi, una collezione di abiti, monili e accessori, che continua a sfoggiare in giro per il mondo, superba testimonial di se stessa, icona di stile, appunto, in una pletora di omologate e noiosamente autoreferenziali it-girl.


Iris Apfel per MAC


Oggi, dunque, Iris è al volante di un gioiellino di design, compatto e scattante, e proclama alle potenziali interessate: no rules, no trends. Niente regole, niente tendenze, odiosa parola che ci vorrebbe tutte seguire i must del momento, scelti da altri. Di più: mentre sfreccia pimpante verso un orizzonte multicolor, metafora di un futuro brillante, dichiara: “Una volta qualcuno mi ha detto che non ero carina e che non lo sarei mai stata, però avevo stile, che è molto meglio”. Eccolo il messaggio: siate voi stesse, la personalità vi aiuterà ad arrivare, non importa da dove partite e che faccia avete, metteteci grinta, fantasia, colore, fregatevene di chi vi vuol sminuire.

  
https://youtu.be/yzf_WPqsmTM 

C'è un solo pericolo. Che Iris, come la scrittrice Joan Didion per Celine, Jacquie Murdock per Lanvin, Jacky O' Shaughnessy per la lingerie di American Apparel, o la top model, sideralmente canuta, Carmen Dell’Orefice, che ha fatto un patto col diavolo delle passerelle, insomma che tutte queste testimonial vecchie e brillanti, in salute fisica ed economica, diventino una moda, di moda. Che la quarta età sia solo un'altra fascia di mercato da sfruttare fino alla noia.

Jacquie Murdock per Lanvin

 
Cermen Dell'Orefice, top model d'antan


Le cinquantenni sono stressate e sotto pressione, le millennial vedono prospettive incerte e competizione alle stelle. Una volta era il logo a vista e gigantesco, o l'oggetto scarrozzato dal personaggio famoso a rassicurarci, a farci sentire adeguate, protette da uno scudo. Oggi rischia di diventarlo la favola della nonna.
twitter@boria_a

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