martedì 17 gennaio 2017

 IL FESTIVAL

Monica Bellucci, superdiva a Trieste Film Festival




In televisione la vedremo a maggio in “Twin Peaks”, la serie cult scritta e diretta da David Lynch che ritorna dopo ventisei anni, su Sky Hd, con un cast di stelle. Per il pubblico e i fan di Trieste Film Festival non occorrerà attendere quella data, nè accontentarsi del piccolo schermo. Per loro l’incontro col fascino e la sensualità di Monica Bellucci sarà a distanza ravvicinata, tra qualche giorno, e proprio a Trieste. L’attrice italiana più internazionale sarà infatti ospite del Tff, per ricevere, il 28 gennaio 2017 alla Sala Tripcovich, l’Eastern Star Award 2017, il premio con cui gli organizzatori segnalano ogni anno una personalità del mondo del cinema che, con il suo lavoro, ha contribuito a gettare un ponte tra l’est e l’ovest dell’Europa. Monica Bellucci accompagnerà il film scelto per chiudere la ventottesima edizione del festival, “On the milky road” di Emir Kusturica, presentato in concorso alla scorsa edizione della Mostra del cinema di Venezia e di cui l’attrice è protagonista accanto allo stesso regista serbo.

 
Monica Bellucci ed Emir Kusturica alla Mostra del cinema di Veezia 2016 con "On the milky road"




L’anno scorso l’Eastern Star Award del Trieste Film Festival andò a Iréne Jacob, un riconoscimento “alla carriera” per una delle muse del regista polacco Krzysztof Kieslowski. Quest’anno è stato scelto di premiare, con l’interprete umbra, oggi cinquantaduenne, anche una serie di curiose “prime volte”: il suo incontro col più visionario degli autori dell’Est europeo, il debutto dello stesso Kusturica nei panni di attore, la recitazione dell’attrice in serbo.

Un anno magico il 2016 per Monica. E non solo per “Twin Peaks”, dove, tra i 217 attori e attrici che compongono il cast, lavorerà accanto ad altre new entry come Naomi Watts, Tim Roth, Jim Belushi, Laura Dern, Jennifer Jason Leight, Amanda Seyfried. La scorsa estate ha girato a Venezia quattro episodi di un’altra celebre serie, “Mozart in the jungle”, vincitrice del Golden Globe per la miglior commedia musicale e del Golden Globe per il miglior attore nel genere, Gael García Bernal, che interpreta l’eccentrico direttore d’orchestra Rodrigo De Souza. Nella serie, la Bellucci è Alessandra, una cantante lirica che cerca di riconquistare il successo dopo anni di oblio. Poi la Biennale Cinema a Venezia con “On the milky road”, che ha chiuso il concorso del Lido, e, tra pochi giorni, il riconoscimento a Trieste per la stessa pellicola, presto in uscita nelle sale italiane.



"On the milky road"


Il film è una favola moderna ambientata sullo sfondo della guerra nell’ex Jugoslavia, metafora di tutti i conflitti. Ogni giorno il contadino Kosta, schivando le pallottole, attraversa il fronte a dorso di mulo per portare il latte ai soldati di una caserma. È amato da Milena (Sloboda Micalovic), la più bella ragazza del paese, ma quando arriva la Sposa, una misteriosa Monica Bellucci, promessa a un ufficiale dell’esercito fratello di Milena, tra i due scoppia la passione. Un amore proibito che li trascinerà in una serie di fantastiche e pericolose avventure: la fuga in uno scenario devastato inseguiti da tre cecchini, mine antiuomo e serpenti, alberi e cascate da affrontare abbracciati, in un racconto dove gli animali sono protagonisti al pari degli uomini.


«Siamo felici che una star internazionale come Monica Bellucci abbia accettato il nostro invito», spiegano i direttori del festival triestino, Fabrizio Grosoli e Nicoletta Romeo. «La proiezione di “On the milky road” e la consegna dell’Eastern Star Award saranno l’occasione per celebrare un’autentica diva, che nel corso della sua carriera ha legato il proprio nome, oltre che a tanto cinema italiano, anche ad autori di tutto il mondo».



Monica Bellucci in "Le meraviglie" di Alice Rohrwacher


Dal 2000, quando uscì “Malena” di Tornatore, segnando l’affermazione definitiva nel cinema e una popolarità internazionale sempre più vasta, a “Spectre” del 2014, ventiquattresimo capitolo di James Bond diretto da Sam Mendes, dove, a cinquant’anni compiuti, diventa la “bond girl” più attempata della saga, la carriera di Monica Bellucci è lunga e densa. Tra gli italiani l’hanno diretta Virzì, Calopresti, Giordana, Muccino, Alice Rohrwacher ne “Le meraviglie”, gran premio della giuria a Cannes. Tra gli stranieri, ha lavorato con Terry Gilliam, Mel Gibson, i fratelli Wachowski di “Matrix Reloaded” e “Matrix Revolution”, e ancora Philippe Garrel, Bertrand Blier, Guy Édoin, regista del drammatico “Ville-Marie” con cui, nel febbraio 2016, è stata riconosciuta miglior attrice al Dublin International Film Festival. Un anno dopo è attesa a Trieste e il festival fa il botto.

@boria_a

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